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Covid, Cinzia e Francesca morte in 10 giorni. Le amiche che sconvolgono Napoli: "Perché non portavano le mascherine"

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Due amiche per la pelle, due "cape toste" e irriducibili no vax. Napoli e l'Italia sconvolte dalla morte di Cinzia Imparato e Francesca Conti, stroncate dal Covid a pochi giorni di distanza l'una dall'altra. Entrambe non vaccinate e decisamente critiche contro siero e Green pass, sono state stroncate dalla polmonite bilaterale causata dalla SARS-CoV-2. Una storia tragica, purtroppo tristemente comune a migliaia di vittime della pandemia dal febbraio 2020 a oggi, ma in questi giorni ancora più impressionante e significativa perché sembra sottolineare come chi decide consapevolmente di non vaccinarsi si esponga a un rischio maggiore.

 

 

 

 

"Sfidano ogni giorno la fortuna, 24 ore su 24 e 365 giorni su 365", sottolineava qualche giorno fa il professor Andrea Crisanti in una delle sue frequenti interviste televisive. E l'epilogo drammatico di Cinzia e Francesca lo conferma. 

 

 

 



Dopo essersi contagiate, spiega il sito Fanpage.it, le due amiche hanno cercato di curarsi a casa secondo i vademecum tristemente noti dei siti e delle chat no vax. Nei casi più gravi, però, i protocolli di cure domiciliari spesso improvvisate poco o nulla possono ad arginare il virus. Francesca si aggravata subito, anche a causa di una precedente patologia connessa al diabete. Quindi è toccato a Cinzia, di Castellammare di Stabia, ricoverata al Cotugno di Napoli.

 

 

 

 

Francesca, 71 anni, è morta lo scorso 22 novembre. Cinzia, 54 anni, è spirata 10 giorni dopo. "Siamo amiche da 13 anni, non ci lasceremo mai", aveva scritto Francesca sui social. Parenti e amici ora le piangono definendole, scrive sempre Fanpage.it, "splendide donne con la gioia di vivere". Ma anche "due no vax con la testa dura" che "non portavano nemmeno la mascherina perché non credevano a questa maledetta pandemia".

 

 

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