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Vaccino "tossico"? La foto-choc che inchioda i no-vax: quanti farmaci prende ogni giorno un intubato in intensiva

Lorenzo Mottola
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La foto che pubblichiamo oggi rappresenta un estremo, disperato tentativo da parte della comunità scientifica di porre in risalto le gigantesche falle della teoria No vax. È stata scattata e postata su Instagram dai medici di un ospedale bavarese, la Rottal -Inn Kliniken di Eggenfelden, con un messaggio: «Questi sono i farmaci, gli integratori e gli alimenti liquidi che ogni giorno un ricoverato in terapia intensiva è costretto ad assumere nei nostri reparti. Una vaccinazione può proteggere da questo». Un'infinità di flaconi, flaconcini e sacche per tenere in vita chi non riesce più a respirare con i propri polmoni. Pur di evitare un'iniezione, se ne rischiano centinaia. Ogni 24 ore. Non c'è dubbio: alcuni di questi prodotti, come molti farmaci, avranno qualche controindicazione e anche effetti nefasti, per quanto rari. Ma sono mali necessari per evitare conseguenze peggiori. E se c'è qualcuno che ritiene che il problema non lo riguardi, qualcuno che conta sul fatto di riuscire a superare l'epidemia anche senza dar fondo alle scorte di Pfizer e Moderna, ricordiamo i numeri: gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità indicano che un non immunizzato rischia 16 volte più di un vaccina to di finire attaccato a un respiratore. Vale davvero la pena scommettere?

 

 

 

STATISTICHE

La Germania, che attualmente viaggia a una media di circa 400 vittime del virus a giorno, è proprio uno di quei paesi dove tante famiglie hanno accettato di correre questo rischio. La medicina alternativa è molto diffusa nei territori di lingua tedesca, quindi anche Austria e Alto Adige. È da queste parti che si è diffusa l'abitudine di organizzare Covid-party per contagiarsi e sviluppare naturalmente anticorpi. Il problema è che tante persone sono altrettanto naturalmente morte dopo queste festicciole. Il credo dei No vax è però difficile da sradicare. Questo ha fatto sì che alcuni lander di Angela Merkel siano rimasti molto indietro sulla campagna vaccinale. Con risultati prevedibili. Il confronto tra i vari stati della repubblica federale dà ragione a chi crede alla scienza: Sassonia e Turingia, con meno del 65% di vaccinati, sono le regioni di gran lunga più colpite dal Covid, con più di un morto ogni 100mila abitanti. L'incidenza di decessi si riduce in maniera impressionante dove aumentano gli immunizzati (la tabella che riportiamo in alto a destra è chiara).

 

 

 

LA PERETTA

Sulle chat No vax, tuttavia, girano altri studi di non sempre limpida provenienza e teorie diverse. A giudicare dalle scelte dei leader del movimento, non si tratta sempre di tesi razionali. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la storia Johann Blacsics, uno dei protagonisti del movimento in Austria, recentemente morto. Aveva preso il Coronavirus, ma aveva deciso di curarsi con degli espedienti alternativi: si faceva dei clisteri a base di biossido di cloro, che poi sarebbe il principio attivo della candeggina. Detto in altri termini, era disposto a farsi una peretta di disinfettante, piuttosto di usare un farmaco testato su miliardi di persone in tutto il mondo. E non è un caso isolato. Le teorie di quanti sostengono di poter curare il Covid con un antiparassitario per bovini sono state esposte pure al Senato in Italia. C'è poi un'altra contraddizione che riguarda il consumo di medicine. Gli europei sono abituati a sgranocchiare farmaci come caramelle. Secondo una recente ricerca dell'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali (Osmed), gli italiani prendono spesso farmaci un po' a caso, abusando di antibiotici e altro. Il nostro Paese è uno dei maggiori consumatori al mondo di pillole. Quegli stessi consumatori, tuttavia, tremano all'idea di vaccinarsi.

 

 

 

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