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Covid, le due regioni in zona rossa da gennaio: quarta ondata negli ospedali, indiscrezioni pesantissime

L'Italia verso un nuovo lockdown

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Si dirigono dritte verso la zona rossa due regioni italiane. Si tratta del Veneto e della Liguria che, secondo le proiezioni dell'Istituto superiore di sanità al 6 gennaio 2022, hanno oltre il 50 per cento di probabilità di superare le soglie previste per la zona rossa, cioè il 30 per cento di malati Covid nelle terapie intensive e il 40 per cento dei reparti ordinari di area medica.

 

 

Riporta il Fatto quotidiano che se pure le cose non andassero così male, comunque finirebbero in arancione. Questo, al di là delle restrizioni, significherebbe che le attività ordinarie degli ospedali sarebbero congelate. 

E a preoccupare sono anche altre tre regioni: Abruzzo, Emilia-Romagna e Marche, tutte classificate "a rischio moderato con alta probabilità di progressione a rischio alto", ergo anch'esse potrebbero andare in arancione nel giro di un mese. Le altre sono tutte a rischio moderato mentre solo il Molise è a rischio basso.

 

 

Intanto, da lunedì, la Calabria raggiunge il Friuli-Venezia Giulia e Bolzano in zona gialla. Sono infatti state superate le soglie del 10 per cento di pazienti Covid nelle terapie intensive e del 15 per cento nei reparti ordinari. In bilico rimangono la provincia di Trento e il Veneto che rimane bianco per la settimana prossima ma con il rischio di passare in giallo a Natale. In bianco anche la Lombardia dove la situazione è ancora sotto controllo ma con i ricoveri in aumento e il rischio dietro l'angolo di superare le soglie a breve. "Calabria in 'zona gialla'? Non ci demoralizziamo. Anzi, il cambio di colore è un incentivo per migliorare", scrive su Twitter il presidente calabrese Roberto Occhiuto. "Avanti nell'attrezzare nuovi posti letto Covid e nuovi posti in terapia intensiva, e avanti con le vaccinazioni. Tuteliamo la salute dei calabresi e le attività economiche". 

 

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