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Inps, sconcerto a Teramo: "Lei è morta 26 anni fa". Sconcerto: l'odissea di una pensionata per frasi riconoscere viva

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Una signora di Nereto (in provincia di Teramo), 60 anni, due figlie, rimasta vedova, è stata per una settimana  considerata defunta dall'Inps che le ha impedito di attivare la procedura per ottenere i trattamenti pensionistici. Fortunatamente, riporta il Messaggero, l'errore è stato risolto in pochi minuti e senza troppi intoppi.

 

 

"Circa 15 giorni fa mi sono recata negli uffici del Patronato locale, per cercare di sistemare in anticipo alcune pratiche amministrative inerenti il Tfr e la reversibilità della pensione di mio marito", racconta la donna ancora sconcertata per l'accaduto. "Sembrava non dovesse esserci nessun problema fino a quando, dopo aver inserito i miei dati personali e il mio codice fiscale, non è apparso che per l’Inps risultavo deceduta, il 15 aprile del 1995". Ventisei anni fa, insomma.

 

 

Quindi, conclude la signora: "Non ho potuto più inoltrare le domande. Mi è venuta una certa ansia e agitazione, ho pensato anche che tale sbaglio, fin troppo evidente, potesse diventare un ostacolo ai miei diritto. Inoltre", prosegue, "si è aggiunta anche la deprimente prassi per dimostrare che sono viva, considerato che il giorno dopo sarei dovuta andare in Municipio, per farmi rilasciare il certificato di esistenza in vita". Tutto però è finito bene: "Tutto è tornato alla realtà, in circa 10 minuti".

 

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