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Cosenza, tragedia all'impianto da sci: Alessandro Marcelli colpito e ucciso dalla cabinovia

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Doveva essere una domenica di festa: neve, sole e tanta gente con gli sci pronta a invadere le piste di Lorica (Cosenza), la più importante stazione invernale calabrese, invece è stata una tragedia. Verso le 8 di ieri 23 gennaio, Alessandro Marcelli, 58 anni, direttore degli impianti di Lorica e Camigliatello silano, si trova a valle dove sta effettuando i controlli pre-apertura assieme a una squadra di operai. Una cabina in movimento lo urta, gli fa perdere l'equilibrio e lo fa sbattere contro il muro di cemento. In un attimo il dramma. Partono i soccorsi, l'impianto viene bloccato, lasciando sospesi in aria a bordo di due cabine anche otto addetti che verranno fatti scendere più tardi dai Vigili del fuoco della speleo-alpino fluviale.

 

 

Le immagini della videosorveglianza daranno la conferma ufficiale della dinamica. L'altra ipotesi ventilata è il malore improvviso dell'uomo. Per il dirigente delle Ferrovie della Calabria, che gestiscono le strutture invernali silane, non c'è nulla da fare. Lorica è una stazione sciistica rinomata che dopo un lungo fermo aveva riaperto a dicembre con cabinovia, seggiovia e skilift. Per riattivarla si era impegnato molto il nuovo esecutivo calabrese.

 

 

"La regione esprime profondo cordoglio per la drammatica morte di Alessandro Marcelli - ha commentato il presidente Roberto Occhiuto - auspicando che la magistratura faccia piena luce". La Filt Cgil nazionale e quella calabrese rimarcano "la vera e continua strage che colpisce il mondo dei trasporti, estendendo il cordoglio a famiglia e lavoratori; ma chiedendo chiarezza per capire se ci sono state lacune nel sistema di sicurezza".

A dicembre 2016, sempre a Lorica, un cestello era caduto e un giovane di 31 anni aveva perso la vita, determinando la lunga chiusura dell'impianto.

 

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