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Fiumicino, il cibo dell'orrore nascosto in valigia: ecco che cosa state vedendo

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La dogana degli  orrori a Fiumicino. I funzionari dell'aeroporto romano hanno reso noto il contenuto rinvenuto nelle valigie di passeggeri di ritorno in Italia da località esotiche. Animali e pietanze estreme, ai confini della fantascienza, in grado di far crollare anche i palati meno fini e gli stomaci d'acciaio. L'elenco lo fornisce un articolo di Leggo: si vai "tradizionali" squaletti per arrivare alle carcasse arrostite di iena e dik-dik (una piccola antilope africana). Si prosegue con roba degna di un Masterchef  versione horror show: uova sode cotte nell’urina di bambino (una prelibatezza della antica cucina cinese) e vari alimenti resi di fatto "non identificabili" perché arrivati dopo molte ore di volo in avanzato stato di decomposizione e ricoperti di larve. E c'è pure quello denominato uovo centenario: tuorlo nero e albume ambrato, altra specialità cinese frutto di una fermentazione di 100 giorni in acqua, sale, carbone, e ossido di calcio.

 

 

 

 

L'Oscar del coraggio a quei viaggiatori che nel borsone hanno pensato bene di infilare l'ingombrante geoduck, nota anche come vongola dalla proboscide, dallo straordinario (presunto, ovviamente) potere afrodisiaco. Non si tratta solo di un vezzo, uno sfizio da togliersi a tavola, ma di un piccolo  investimento a rendere. Il particolarissimo mollusco vale infatti ben 60 euro al chilo. Chi arriva dall'Asia potrebbe essere disposto a sborsare anche di più per un'altra perla d'estremo (è il caso di dirlo) Oriente, le tartarughe dal guscio molle, una delizia da usare con parsimonia nelle zuppe. Ma ci sono anche le chiocciole africane giganti

 

 

 

A far insospettire gli agenti della Dogana italiana solitamente è il peso del bagaglio e qualche imballaggio decisamente particolare. "Osservate speciali le rotte dal Sud America, Africa centrale e dalla Cina queste ultime sostituite causa Covid dalle tratte dal Medio oriente", sottolinea sempre Leggo. .

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