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Vladimir Putin, i complottisti italiani stanno con lo zar: "Dopo il Covid...", una teoria agghiacciante

Gianluca Veneziani
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lo sto con putin Ti aspetteresti di trovare in tendenza #StopPutin, e invece ti ritrovi su Twitter come trend topic #StoconPutin. I social network hanno spesso la capacità di stupirci riguardo alla dilagante stupidità umana, ma ti sconvolgono quando quella cretineria diventa autolesionismo e sindrome di Stoccolma, cioè amore per il carnefice. A dare il via all'hashtag scemo e dannoso è stato il generale Inzerilli, già a capo di Gladio, l'organizzazione militare segreta creata in funzione anti-sovietica, che in un'intervista all'AdnKronos ha fatto notare come, nonostante il suo sentimento anti-russo, «questa volta sono più dalla parte di Putin che di Zelensky».

Queste parole hanno acceso gli animi già predisposti e scatenato i polpastrelli sempre pronti a colpire dei leoni da tastiera, passati stavolta dall'essere No Mask all'essere Yes Tank, cioè favorevoli ai carri armati russi. Fioccavano quindi quelli che stavano con lo Zar perché contrari all'Europa, e preferivano un ritorno all'Unione Sovietica anziché la permanenza nell'Unione Europea: «Sto con Putin e sogno un'Europa russa che distrugga il marcio in cui ci fanno vivere da 70 anni i veri dittatori che si sono alternati al potere», si leggeva.

 

 

 

E c'erano quelli che stavano con Putin perché i veri nazisti sarebbero gli ucraini e la Nato: «L'Onu va destituito!», tuonava un'utente. «È un organo comandato a tavolino. Se davvero avessero voluto la pace, invece di fare la sceneggiata del cazzo, avrebbero ascoltato il rappresentante russo. I crimini dell'Ucraina nazista vanno puniti e non protetti». Ma c'era pure chi incriminava Zelensky di avere pulsioni demoniache (sic!) in quanto causerebbe la carneficina del suo popolo, grazie a legami coi Poteri Forti e Occulti: «Se armi i civili eli mandi al massacro contro l'esercito di una superpotenza, sei un criminale assoluto. Questo è quello che sta facendo Zelensky, satanista fantoccio del Nuovo Ordine Mondiale», avvertiva un Alcuni screenshot di tweet a supporto di Putin apparsi ieri. Si va dall'accusa di filo-nazismo all'Onu al paragone tra la dittatura sanitaria e la dittatura occidentale, fino alla definizione di Zelensky come «satanista» illuminato complottista.

Né ovviamente mancavano quelli che stavano con Putin per non stare con Draghi («#StoconPutin e odio questo governo criminale»). Ma ad animare la follia filoputiniana era soprattutto il legame tra il negazionismo del Covid e il negazionismo dei crimini dello Zar. Così, per qualche mentecatto No Vax, «io sto con Putin contro un popolo di dementi (gli italiani). Dopo due anni il Covidiota avanza di livello e si evolve in Ucretino». Poi bisogna capire chi sono i cretini...

 

 

 

Posto che questa campagna social è stata portata avanti verosimilmente anche da troll, è interessante analizzare i cortocircuiti cui vanno incontro i tifosi dell'espansionismo russo. Gli stessi che fino all'altro ieri gridavano alla dittatura sanitaria anti No Vax ora sognano di finire soggetti alla dittatura putiniana. E gli stessi che usano Twitter per propagandare il loro credo filo-russo non si accorgono che proprio il loro amato leader ha bloccato l'uso dei social network nel suo Paese.

Se fossero in Russia, non avrebbero la medesima libertà. Anche di sparare cazzate... Gli stessi social network, del resto, stanno avendo un atteggiamento ambiguo. Facebook ad esempio censura chi posti, come forma di legittima satira politica, vignette di Putin acconciato come Hitler o bandiere della Russia con al centro una svastica. Ce lo fa sapere ad esempio Alexandru Melnic, presidente dell'associazione "Noi siamo Moldavia" che, dopo due post irriverenti anti-Putin, ha visto il suo profilo «soggetto a restrizioni». Quanto agli amici nostrani dello Zar, vale quello che scrive su Twitter un'utente filo-ucraina: «Se state con Putin, be', andate a vivere in Russia». Fidatevi, vi troverete bene col Conte Vlad...

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