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Veneto, "Z" sul ponte degli Alpini e sulla casa di una donna ucraina: l'orrore e la rabbia di Luca Zaia

Alessandro Gonzato
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Uno sfregio alla Storia, al dolore, al sacrificio. Un altro segno di crudeltà, stavolta nei confronti della memoria. La "Z", simbolo dell'invasione russa in Ucraina, di lutto e distruzione, ha imbrattato anche il Ponte dell'Amicizia di Nikolajevka, oblast russo al confine ucraino, dove il 26 gennaio del '43 durante la seconda guerra mondiale morirono migliaia di uomini della Divisione alpina "Tridentina" per mano dell'esercito sovietico e dei partigiani. Le forze dell'Asse erano in ripiegamento. Le truppe italiane vennero annientante. Una mano vigliacca, con una bomboletta spray bianca, ha insozzato una delle sagome metalliche degli alpini che ornano le sponde del ponte. Con un lungo cartone nero sono stati inoltre coperti i cappelli e le penne.
Che infamia!

LA STORIA - Il Ponte dell'Amicizia è stato costruito nel 2018 dall'Associazione Nazionale Alpini per ricordare tutti i caduti in terra russa del secondo conflitto. «In questi giorni», scrive l'Ana, «alcune pagine web russe avevano accusato le autorità locali di non prendere provvedimenti contro quelli che definiscono simboli degli Alpini "fascisti", sostenendo anche che alcuni starebbero combattendo a fianco dei "nazisti ucraini"».

 

 

Il sito bloknot.voronezh.ru accusa le Penne Nere di aver «costruito con arroganza un ponte coi nazisti di Livenka». Il giornalista Toni Capuozzo, sulla propria pagina Facebook, ha lungamente commentato l'episodio. Riportiamo un passaggio: «Chi avesse visto lapidi e celebrazioni sa che i russi, parlando dell'invasione subita nella seconda guerra mondiale, scrivono sempre "i tedeschi e i fascisti", mai gli italiani, come a salvare un affetto che ci assolve. Evidentemente, si avvia a non essere più così: risentimenti, sanzioni, espulsioni, la china della guerra».

C'è lo scempio del Ponte dell'Amicizia, ma c'è anche chi con un'assurda serie di "Z" ha insozzato la facciata di una casa in provincia di Vicenza, a Montecchio Maggiore. «Quando le ho viste disegnate con lo spray sotto le bandiere della mia patria, prima mi è mancato il respiro, poi mi sono sentita male, e ho pianto. Non per la paura, ma per la rabbia, perché davvero c'è chi non capisce cosa sta accadendo in Ucraina».

 

 

LA TESTIMONIANZA - Olena, che vive a Montecchio da vent' anni, ha sposato un italiano e con lui ha creato una famiglia, non riesce a capacitarsi di fronte all'idiozia. «Ero uscita per portare fuori il cane», spiega, «e mi sono accorta quando sono rientrata di quello scempio: è come una svastica davanti alla casa di un ebreo. Mia madre», racconta la donna, «le mie due sorelle e i miei nipoti vivono vicino a Kiev, in una zona che è stata già bombardata. Volevo far venire qui mia mamma, ma è una vera patriota e mi ha detto che se deve morire morirà con il popolo ucraino».

Non si dà pace, Olena: «Vorrei davvero che le persone capissero cosa sta succedendo: i morti, i bombardamenti, le fughe disperate e i profughi sono tutti veri, non è propaganda. Più che vedere le zeta avrei preferito una parolaccia, un insulto ma non quel simbolo. Secondo me non si tratta di una stupidaggine fatta da qualche ragazzo ma di un atto deliberato di chi crede davvero nella zeta e in tutto quello che questa lettera simboleggia. Ma non mi spaventa: ho messo sulle mie finestre una seconda bandiera ucraina».

 

 

CLIMA AVVELENATO - Anche il governatore del Veneto Luca Zaia ha commentato l'accaduto: «Si tratta di due episodi deplorevoli, espressione di violenza e odio, che tutta la comunità civile respinge. Sono sconcertato dal clima che si sta diffondendo, non solo attraverso la guerra, ma anche con la comparsa di simboli tristi e inequivocabili. Esprimo vicinanza e solidarietà ai cittadini ucraini di Montecchio e sdegno per lo sfregio vergato a infangare la memoria e il presente degli Alpini, proprio nel giorno in cui il Senato italiano ha votato pressoché all'unanimità la creazione della Giornata Nazionale della Memoria degli Alpini». Evviva le Penne Nere! 

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