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Vaccino, Matteo Bassetti: "Perché non possiamo continuare a usarlo", una cupa verità sul siero

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Matteo Bassetti è intervenuto in collegamento a Coffee Break su La7 per parlare nella necessità di rinnovare la profilassi anti-Covid. Innanzitutto l’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova ha parlato della quarta dose: “Oggi non va fatta a tutti, ma solo ad alcuni gruppi di persone, ovvero ai grandi fragili, agli immunodepressi e ad alcuni ultraottantenni. Io credo che sia ragionevole pensare che ad ottobre tutti dovremo farci una dose di richiamo”.

 

 

“D’altronde - ha spiegato Bassetti - chi ha fatto la terza dose l’ha fatta a cavallo dei mesi di ottobre e gennaio, quindi è verosimile pensare che, già per come avviene con l’influenza, anche per questo virus faremo una dose di richiamo prima della stagione invernale”. L’infettivologo ha però chiarito un punto importante su un eventuale richiamo per tutti: “Mi auguro che venga fatto con un vaccino modificato, cioè nuovo. Non possiamo continuare ad utilizzare un vaccino che è ormai vecchio per la popolazione generale. Cerchiamo di essere dalla parte dei pazienti e non da quella delle aziende, che hanno i depositi pieni di dosi”.

 

 

Quindi secondo Bassetti i vaccini vanno aggiornati tenendo conto delle varianti e sottovarianti che continuano a spuntare: “Va aggiornato come facciamo ogni anno per il vaccino contro l’influenza”. Infine l’infettivologo ha presentato brevemente il libro scritto con Martina Maltagliati e intitolato “Il mondo dei microbi - la nostra battaglia contro i nemici invisibili”. “C’è poco Covid - ha spiegato Bassetti - e molto di tutto il resto. Le malattie infettive ci sono e ci saranno sempre a prescindere dal Covid”.

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