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Sondaggio Demos, "crimini russi costruiti dalla propaganda ucraina". Un report pesantissimo

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Le notizie sulla guerra in Ucraina sono manipolate o distorte: è questo ciò che pensa la metà dei cittadini italiani intervistati nel sondaggio realizzato da Demos per Repubblica. Il fatto che ci sia una forte sensibilità verso un dramma così vicino a noi è confermato anche da una recente indagine di Eurobarometro per la Commissione Europea, secondo cui l’Italia è il Paese nel quale l’informazione sulla guerra in Ucraina è maggiormente seguita.

 

 

 

Il sondaggio di Demos, poi, mostra che mentre una larga maggioranza di persone sostiene la resistenza del popolo ucraino, c’è anche una “minoranza non troppo minoritaria” che giustifica le ragioni della Russia. Tra l'altro, circa un quarto degli italiani pensa che le immagini sui crimini russi siano “costruite ad arte” dal governo ucraino. Su quanto ancora possa durare la guerra, invece, l'opinione pubblica sembra essere spaccata a metà: Secondo il 47% potrebbe concludersi piuttosto presto, mentre per il 44% degli intervistati il conflitto andrà avanti per almeno un anno se non di più. Solo il 38%, invece, ritiene che la guerra possa allargarsi, superando i confini dell'Ucraina.

 

 

 

La preoccupazione che la guerra diventi globale, arrivando a coinvolgere l'Europa e il mondo intero, appartiene soprattutto ai più giovani. Che però non mostrerebbero un'impronta politica particolare. In ogni caso, il timore che il conflitto scavalchi le frontiere dell’area sarebbe diffuso in maniera maggiore tra gli elettori del M5s, gli stessi che ipotizzano una guerra di più lunga durata.

 

 

 

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