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Spese sanitarie, rivoluzione per i rimborsi: l'errore da non commettere, altrimenti perdi tutto

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Non sarà ufficiale fino a quando non si giungerà alla versione definitiva della legge - e per questo servirà ancora tempo, dato che prima del 20 giugno non approderà in aula - ma il testo nato dall’accordo tra maggioranza e governo prevede che le spese mediche vengano rimborsate subito. Di conseguenza non sarà più necessario attendere il momento della dichiarazione dei redditi per scaricare il 19% della spesa sostenuta per gli acquisti tracciati per visite mediche o per l’acquisto di medicinali.

 

 

Una volta approvata la legge, i rimborsi del 19% diventeranno immediati e verranno depositati direttamente sul conto corrente. Finora per detrarre le spese sanitarie era necessario inserirle nelle dichiarazioni dei redditi, per poi ricevere in un secondo momento il rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questo cambierà radicalmente: gli acquisti di medicine in farmacia o le visite mediche verranno rimborsate immediatamente, e direttamente sul proprio conto corrente. L’unica condizione è che il pagamento per beni o servizi sanitari sia effettuato con strumenti tracciabili.

 

 

La strada verso l’approvazione della legge non è però del tutto in discesa: esistono diversi ostacoli all’approvazione della delega fiscale in cui è prevista questa misura. Il problema principale risiede nel fatto che il passaggio dalle classiche detrazioni attuali all’accredito sul conto corrente potrà partire solo a seguito del riordino delle riduzioni dei debiti di imposta: questo significherebbe che gli sconti fiscali verrebbero ridotti o eliminati, allo scopo di recuperare risorse per i tagli d’imposta.

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