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Elicottero precipitato, l'ultimo video prima della tragedia: "Cosa l'ha tirato giù"

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Le ricerche dell'elicottero scomparso sull'Appenino tosco-emiliano, andate avanti per tre giorni, si sono concluse in modo tragico: le squadre di soccorso hanno trovato il velivolo in pezzi e i passeggeri - quattro imprenditori turchi, due libanesi e il pilota, italiano - morti. Grazie a un video di venti secondi, inviato dal manager libanese Tarek Tayah - una delle persone a bordo - a suo figlio, è stato possibile ricostruire almeno in parte la dinamica dell'incidente. Pare, infatti, che l'elicottero abbia avuto a che fare con scarsa visibilità, vento contrario e turbolenze per tutta la durata del viaggio fino al drammatico schianto sul Monte Cusna. 

 

 

 

La situazione meteo, insomma, non era delle più facili. Anzi. Proprio questo, insieme alla valutazione sulla scelta di proseguire il volo, saranno al centro dell’indagine per disastro colposo aperta dalla Procura di Lucca e girata per competenza a Reggio Emilia. L'elicottero, partito dalla città toscana, era diretto a Treviso per la visita a un'azienda specializzata nella produzione di carta, la Roto Cart.

 

 

 

"C’era scarsa visibilità, la base delle nubi è stata molto bassa per tutta la mattinata di giovedì. L’elicottero doveva entrarci per superare gli ostacoli, inoltre c’era il vento con rotori di sottovento. Tutto questo contribuiva a rendere il volo instabile, non erano certo condizioni buone nelle quali trovarsi con un simile veicolo", ha spiegato al Giorno il meteorologo Andrea Bertolini, autore del report che esamina la situazione tra le 10 e le 12 del giorno della tragedia. Nel filmato girato da uno dei passeggeri prima dello schianto e diffuso dal figlio della vittima, si vede il momento in cui il velivolo entra nel mezzo del temporale.  La mattina della partenza, infatti, il crinale dell'Appenino era stato investito da una tempesta di pioggia, fulmini e grandine.

 

 

 

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