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Meteo, la "terza ondata": l'ultima follia climatica, perché sarà un estate da incubo

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L'estate non è ancora iniziata e siamo già alla terza ondata di caldo africano dopo le due arrivate con un anticipo clamoroso a maggio. Si parla di "ennesima follia climatica", del "segno evidente che qualcosa a livello atmosferico si è rotto a causa del sempre più pressante riscaldamento globale". Del resto i dati climatici registrati e analizzati dall'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR di Bologna lo dicono chiaramente: maggio ha chiuso a livello nazionale con un'anomalia di temperatura di +1.83 gradi rispetto alla media 1991/2020, ovvero rispetto al trentennio più caldo che si sia mai registrato da inizio rilevazioni. Questo valore porta il mese di maggio appena trascorso al secondo posto dopo quello del 2003, che chiuse con un'anomalia di +1.87°C. In pratica a maggio sono state registrate temperature che normalmente si osservano in pieno luglio.

 

 

A dominare la scena è stato "il famigerato anticiclone africano (a dispetto del più mite anticiclone delle Azzorre) che ha continuato a inviare masse d'aria di origine sub-tropicale molto calde e umide sul bacino del Mediterraneo. Ora che ci troviamo a metà giugno la situazione non è cambiata, anzi. Stiamo toccando temperature sopra media di quasi 3/4°C ed è imminente una terza ondata di caldo africano", spiegano gli esperti di IlMeteo.it.

E secondo Mattia Gussoni, meteorologo de IlMeteo.it, "luglio potrebbe risultare quasi 'tropicale' a causa della presenza costante di un vasto campo di alta pressione di origine africana che è destinato a imporsi in maniera sempre più significativa sul bacino del Mediterraneo: se ciò dovesse essere confermato ci aspettiamo valori termici fino a +2/3°C oltre le medie climatiche di riferimento. Ciò potrebbe verosimilmente tradursi in nuove ondate di caldo in arrivo dall'Africa, con punte massime pronte a schizzare ben oltre i 35°C soprattutto in Valpadana, sulle zone interne delle due Isole maggiori e su gran parte del Centro-Sud peninsulare. Il rovescio della medaglia di questa particolare condizione sinottica è rappresentato dal rischio di eventi meteo estremi. Questo è il punto fondamentale: con il caldo aumenta anche l'energia potenziale in gioco e soprattutto i contrasti termici vengono particolarmente esaltati creando un mix micidiale per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, alte anche fino a 10/15 km".

 

 

E anche per agosto le notizie non sono buone. "L'ultima proiezione conferma una tendenza votata al caldo anche per il mese clou delle vacanze italiane: pare infatti che dovremo fare i conti con temperature ben oltre la media di circa +2°C: di conseguenza, è lecito aspettarsi un altro mese molto caldo, soprattutto al Centro-Nord".

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