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Matteo Bassetti: "Vi dico cosa è la Ars-22", come stanno davvero le cose

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Matteo Bassetti in un'intervista a LaStampa prova a spiegare come stanno le cose sul fronte Covid e prova anche a tranquillizzare chi in queste ore teme di essere sommerso da una nuova ondata prima delle vacanze estive. Di fatto l'infettivologo del San Martino di Genova punta il dito contro lo stesso nome del virus e afferma: "Leverei dal Sars almeno quella S iniziale di "Severe", che vuol dire grave e lo chiamerei Ars­22 (sindrome acuta respiratora-22) Questo non è un virus che ha perso la sua forza. È proprio diverso".

 

 

Secondo l'esperto poco ha a che fare questo virus che sta colpendo la nostra estate con quello che ha costretto milioni di italiani a restare a casa durante il terribile periodo del lockdown del 2020: "Paragonare Omicron 5 di oggi con il virus di Wuhan che ha fatto così tanti morti per me è come mancare di rispetto a chi quel dramma lo ha vissuto in prima persona. Qui continuiamo a parlare di picchi, ondate, ma i pazienti non sono numeri: il quadro clinico dei positivi di oggi non ha nulla a che vedere con quello delle drammatiche prime ondate. Vuoi perché Omicron è meno patogena, vuoi perché siamo ormai tutti immunizzati dal vaccino o dalla malattia, ma è così. Io da sei mesi non vedo più quelle polmoniti gravi che mi hanno tolto anni di vita quando ho dovuto cercare di salvare uomini e donne che boccheggiavano".

 

 

Infine analizza i dati di questi giorni e spiega per filo e per segno il loro significato: "C'è una buona fetta che entra in ospedale per altri problemi e si scopre positiva al tampone di ingresso senza avere sintomi. Poi ci sono gli anziani, che magari sono soli a casa e pur avendo sintomi lievi si spaventano e arrivano qui per essere parcheggiati in quei lazzaretti che sono i reparti Covid. La terza categoria è quella degli immunodepressi, che sono positivi magari da settimane ma vengono in ospedale per fare altre terapie. Alla fine i ricoverati veramente per Covid saranno il 20%". 

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