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Meteo, cosa sta succedendo ai pomodori: il disastro e le conseguenze

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Le temperature record di questi giorni stanno avendo delle disastrose conseguenze anche sul raccolto, in particolare su quello di pomodori. Quest'anno infatti il caldo afoso ha portato a un taglio dell’11% di questo raccolto, soprattutto per quel che riguarda il pomodoro da salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrato. Di qui la previsione sulla produzione nazionale, stimata in calo fino a 5,4 miliardi di chili. Questo quanto emerge da uno studio della Coldiretti citato dal Tempo.

 

 

 

Quest'anno, tra l'altro, la raccolta dei pomodori è partita in anticipo proprio per il caldo che ne ha accelerato la maturazione. La Coldiretti ha spiegato che "il clima ha decimato il raccolto del prodotto simbolo della dieta mediterranea". E non solo. Perché tra i prodotti maggiormente colpiti da queste estreme condizioni meteorologiche ci sono anche la pasta, l'olio extravergine di oliva e tutta la frutta e la verdura bruciate da caldo e siccità. Questa crisi, però, non coinvolge solo l'Italia, ma anche gran parte d'Europa e del mondo, visto che - come spiega Coldiretti - il nostro Paese "rappresenta il 15% del raccolto mondiale, è il primo produttore europeo di pomodoro davanti a Spagna e Portogallo e il secondo a livello globale subito dopo la California".

 

 

 

Ma la salsa italiana è minacciata pure dall'esplosione dei costi di produzione dovuta a diversi fattori, come le speculazioni internazionali, il conflitto in Ucraina e le tensioni sulle materie prime. Secondo l'analisi di Coldiretti, gli aumenti vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio, poi c'è un +30% per il vetro, un +15% per il tetrapack, un +35% per le etichette, un +45% per il cartone e un +70% per la plastica. Senza dimenticare infine la situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%, e i rincari dell'energia.

 

 

 

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