Firenze, vincono 500mila euro alle slot: 10 anni dopo, finisce in disgrazia

giovedì 18 agosto 2022
Firenze, vincono 500mila euro alle slot: 10 anni dopo, finisce in disgrazia
2' di lettura

Vincono 500mila euro alle slot nel 2012. Oggi, dieci anni dopo, arriva la doccia fredda: devono restituirli. Lo ha deciso la corte d'appello di Firenze. Il motivo? Pare che la fortunata vincita sia avvenuta in dubbie circostanze. Ci fu un'anomalia tecnica, che però non fermò i tre amici, i quali riuscirono a ottenere comunque i soldi tramite un decreto ingiuntivo del Tribunale. Adesso la decisione è stata ribaltata in appello.

Gratta e Vinci, botto da 300mila euro a Fabriano. Ma il fortunato... pazzesco

Una storia che ha dell'incredibile anche per il protagonista. A Fabriano, un cliente occasionale della Tabaccheria &...

I tre giocatori avevano vinto 494 mila euro giocando alle slot di una sala giochi a Pisa. Il problema, però, è che la loro vincita è stata provocata da un’anomalia del sistema, che in 17 minuti aveva erogato ticket vincenti, riferiti al jackpot nazionale con un massimale di 500mila euro. La società interessata, la Snaitech, subito aveva contestato i biglietti vincenti, diffondendo un comunicato stampa per spiegare l'accaduto. Tutti i vincitori di quella sera, allora, fecero causa all'azienda. Nessuno, però, ha mai ricevuto un centesimo nel corso degli anni. Solo i tre amici toscani sono riusciti ad avere la meglio grazie a un decreto ingiuntivo emesso dal tribunale di Pisa, che ha intimato alla società di versare quanto dovuto ai vincitori.

Gratta e vinci, colpo da 2 milioni: inimmaginabile, chi è il fortunato

Quando la dea bendata... ci vede benissimo. Già, un clamoroso colpo di fortuna. O meglio un clamoroso gratta e vi...

La sentenza, poi, è stata impugnata nel 2018 dalla Snaitech. Oggi la doccia fredda per i tre vincitori. “La corte di Appello di Firenze condanna gli appellati a restituire a Snaitech tutte le somme ricevute in dipendenza del decreto ingiuntivo revocato e della pronuncia impugnata, somme da maggiorarsi con gli interessi di legge a decorrere dalle date dei pagamenti. Spese di entrambi i gradi compensate”. Secondo i giudici di secondo grado, infatti, "il malfunzionamento del sistema avvenuto il giorno 16 aprile 2012 può considerarsi fatto accertato e non più contestabile". Adesso comunque - vista la somma in gioco - è probabile che la parola finale spetterà alla Corte di Cassazione.

Gratta e Vinci, "mi ha rovinato la vita": l'assurda storia del biglietto da 500mila euro

Maria è una signora di 62 anni che ha dovuto aspettare sei anni e mezzo per avere giustizia. Nel 2016 era stata i...