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Rave di Modena, gli organizzatori ripuliscono tutto: "Come trovi, lasci"

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Altro che Luciana Lamorgese, con Matteo Piantedosi gli organizzatori dei rave party non solo lasciano i capannoni, ma ripuliscono pure. Accade a Modena, dopo la serata di sabato sera. Ora, infatti, chi ha organizzato illegalmente il raduno è costretto a fare marcia indietro. "È giusto farlo. La spazzatura come l'abbiamo portata, ce la riportiamo a casa", dice uno due dei partecipanti al Rave, mentre si apprestano a lasciare il capannone in disuso di via Marino, dopo l'intervento, senza scontri, delle forze dell'ordine.

Con tanto di guanti in lattice e mascherine, i partecipanti raccolgono e gettano nei sacchi della spazzatura lattine, bottiglie vuote, cartacce e rifiuti vari, che abbondano sia dentro che fuori l'edificio. "Abbiamo anche il sapone - commenta qualcuno mentre Matteo Salvini rilancia la diretta su Facebook -. Sono stati giorni di autogestione, come trovi il posto lo lasci". 

Eppure il ripulire il posto occupato è una delle misure previste dal Viminale. Durante la prima riunione operativa del Gabinetto Meloni, il ministro dell'Interno porta varie misure per contrastare il fenomeno. L'obiettivo? Delineare una fattispecie di reato che consenta di disporre la confisca obbligatoria dei veicoli e degli strumenti necessari per l'organizzazione della manifestazione, Ma non solo, tra i provvedimenti anche l'obbligo del ripristino dei luoghi, sempre devastati dopo le folli notti all'insegna di alcol e droga. Sul piano preventivo, poi, l'obiettivo è sapere in anticipo quando e dove questi eventi si terranno per presidiare gli accessi all'area, perché una volta arrivata la gente, le operazioni di sgombero diventano rischiose. 

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