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Killer di Roma, video horror: come ha ucciso le prostitute

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Due video inchiodano Giandavide De Pau, l'omicida delle prostitute di Prati. È quanto emerge dall'ordinanza con la quale la gip di Roma, Mara Mattioli, ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per l'uomo accusato di aver ucciso a coltellate tre donne, lo scorso 17 novembre. I video sono stati registrati dallo stesso De Pau, con il suo cellulare: nel primo, di 14 minuti, l'uomo aziona la videocamera dello smartphone e riprende i rapporti sessuali avuti con le due cittadine cinesi, nell'appartamento di via Augusto Riboty. Nel secondo, di 42 minuti, il cellulare cade a terra e mentre la telecamera resta attiva, avviene il massacro. L'immagine è ferma e non riprende l'accoltellamento ma l'audio fissa le loro grida e tutto l'orrore dei delitti, prima della fuga dell'uomo. La registrazione rimane attiva mentre De Pau fugge, e l'audio del cellulare dimenticato sul luogo del delitto, immortala gli ultimi rantoli delle due vittime.

 

 

I video sono stati registrati alle ore 10.23 e alle 10.38 del 17 novembre e "documentano - si legge nell'ordinanza - in maniera incontrovertibile e raccapricciante" gli omicidi. Nelle immagini, l'uomo "dopo aver consumato con le donne rapporti sessuali ed aver preteso di rimanere solo con loro, mandando via altri clienti", "sposta il telefono e si inquadrano le scarpe che lo stesso indossa". "Dopodiché il telefono viene appoggiato oscurando la telecamera ma continua ad essere registrato l'audio - prosegue la gip - al minuto 1.09 (del secondo video ndr) si sentono rumori e la donna urlare fortemente, ma il suono giunge come soffocato, entra l'altra donna che chiede 'cosa fai a lei' e subito dopo si sentono le urla strazianti anche della seconda donna che viene aggredita, poi si sente prima il rumore di una porta che sbatte e poi il rumore più forte di un'altra porta, probabilmente quella di ingresso che viene aperta e dal minuto 2.41 si sente il rantolo di Xiuli Guo in fin di vita ritrovata agonizzante sul pianerottolo; dopo qualche minuto si sente la voce del portiere e poco dopo dei soccorritori".

 

 

I video "smentiscono integralmente" la versione di De Pau, evidenzia il gip, "circa la presenza di un presunto uomo armato che avrebbe aggredito le due donne e minacciato lui con una pistola. Tutto fa presumere, afferma la gip, che De Pau "fosse pienamente consapevole"

.Tre omicidi, due in via Riboty e uno in via Durazzo, commessi in un'ora, con "particolare efferatezza e brutalità", come provano le immagini delle telecamere di sorveglianza che mostrano l'uomo anche sul luogo del terzo delitto. Secondo la gip, i delitti, insieme "ai precedenti da cui lo stesso è gravato, appaiono sintomatici di una personalità particolarmente violenta, aggressiva e priva di freni inibitori e inducono a ritenere elevatissimo, attuale e concreto il pericolo di reiterazione".

De Pau resta in carcere, a Regina Coeli, mentre le indagini proseguono e accendono i riflettori di procura e inquirenti anche sul passato: ci sarebbe infatti almeno un caso di omicidio avvenuto negli anni scorsi, nell'ambiente della prostituzione, con modalità in tutto simili ai tre accoltellamenti del 17 novembre. E chi indaga vuole vederci chiaro.

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