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Marmitte d'auto, boom di furti: ecco che cosa c'è dietro davvero

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La nuova moda? Rubare le marmitte. Proprio così, i carabinieri di Napoli hanno arrestato per tentato furto aggravato due persone e denunciato per lo stesso reato un'altra persona. I tre erano già noti alle forze dell’ordine, quando sono stati beccati a rubare. Una persona è stata vista sdraiata sotto un’auto sollevata da due crick. Poi con un seghetto a batteria stava sezionando la marmitta per rimuovere il catalizzatore e il palladio al suo interno. Ecco il vero scopo del colpo.

 

 

La moda però non dilaga solo in Italia. Anche negli Stati Uniti, in Francia, in Spagna si registra un picco di furti di marmitte catalitiche. Solo negli Usa i dati del National Insurance Crime Bureau passano dai 3.398 casi nel 2019 agli oltre 14.400 nel 2020. 

 

 

A essere colpite sono le flotte aziendali, gli scuolabus, i furgoni e le auto in sosta nelle zone residenziali o nei parcheggi dei luoghi di lavoro. A far gola ai ladri i materiali dei catalizzatori: metalli rari e preziosi come il palladio (tra 2 e 7 grammi a pezzo), il platino (tra 3 e 7 grammi) e il rodio (da 1 a 2 grammi), il cui valore negli ultimi anni era già schizzato alle stelle e che la guerra in Ucraina, con il suo impatto sulle estrazioni, contribuirà a far crescere ancora a dismisura.

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