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Georg Gaenswein, la rivelazione: "Cosa ha fatto il Diavolo contro Ratzinger"

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"Gli scandali non hanno influito sulla scelta, ma il diavolo non dorme mai e ha agito contro di lui". Parola di Padre Georg Gaenswein, segretario personale di Benedetto XVI che è stato con lui per 19 lunghi anni, durante il pontificato e dopo le dimissioni, fino alla fine dei suoi giorni. Nel corso di una intervista rilasciata a Ezio Mauro qualche giorno prima della morte di Ratzinger (andrà in onda giovedì sulla Rai3, ma Repubblica ne ha anticipato oggi i passaggi più importanti) ha raccontato gli anni trascorsi in Vaticano, soffermandosi in particolare sulle dimissioni del Papa, le prime nella storia della Chiesa, delle quali era stato messo al corrente direttamente da Benedetto XVI diversi mesi prima dell'atto ufficiale di rinuncia.

 

Ecco il passaggio sulla presenza del demonio in Vaticano. Ezio Mauro chiede a Padre Georg Gaenswein se gli scandali sessuali, morali, economici abbiano influito sulla decisione di Ratzinger. Risponde l'arcivescovo: "La parola scandalo certamente è un po' forte, ma vero è che durante il pontificato ci sono stati molti problemi, Vatileaks, poi lo Ior. Ma è ovvio che, come direbbe Papa Francesco, il cattivo, il maligno, il diavolo non dorme. È chiaro, cerca sempre di toccare, di colpire dove i nervi sono scoperti, e fa più male". Sta dicendo che ha sentito la presenza del diavolo in quegli anni?, chiede Ezio Mauro. Risponde Padre Padre Georg: "L'ho sentito in realtà molto contrarie, contro Papa Benedetto". 

 

 

Secondo l'arcivescovo di Urbisabglia dunque gli scandali non hanno influito sulla rinuncia di Ratzinger: "Non è fuggito dai lupi, ha semplicemente e umilmente ammesso di non avere più la forza per reggere la chiesa di Cristo. Ho parlato una volta di questo con Papa Benedetto, ma tutti questi scandali, come vengono chiamati, non erano anche un motivo per lasciare? No, ha risposto, la questione non ha influito sulla mia rinuncia. L'11 febbraio 2013 ho detto i motivi: mi mancavano le forze e per governare. Per guidare la Chiesa, oggi, servono le forze, altrimenti non funziona". 

 

 

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