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Papa Ratzinger, truffa e sfregio durante i funerali

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Uno sfregio a Papa Ratzinger, una truffa ai fedeli che si sono riuniti in piazza San Pietro per l'ultimo saluto a Benedetto XVI. E' incredibile quanto accaduto in Vaticano, nel giorno in cui tutto il mondo aveva gli occhi puntati sul sagrato. "Non il diavolo, ma l'Italietta, che forse è peggio, ci mette la coda", scrive il Messaggero, indignato. Qualcuno ha infatti venduto i posti in Vaticano: mentre si alza il Sanctus Dominus Deus, infatti, in piazza si scatena una zuffa tra i seminaristi che avevano occupato le sedie e alcuni turisti che le rivendicano per sé: "Le abbiamo prenotate e pagate online, quei posti sono per noi", spiegano imbufaliti. 

 

 

 

 

Devono arrivare i gendarmi vaticani, chiamati per sedare lo scontro e riportare la calma in un momento che doveva essere solo di preghiera, devozione e raccoglimento e che si è trasformata invece in una imbarazzante gazzarra. A essere gabbati sono stati proprio i turisti, ignari e un po' ingenui: avevano comprato su Internet biglietti falsi per un evento, le esequie del Papa Emerito, che era invece ovviamente gratuito. Chi voleva assistere alla cerimonia funebre doveva semplicemente arrivare prima degli altri fedeli. "Ma la truffa - spiega sempre il Messaggero - non sporca la sacralità".

 

 

 

 

Certo, c'è spazio per le polemiche su chi c'era e non c'era in piazza. Il mancato invito al presidente americano Joe Biden, per esempio, è motivo di un certo gelo diplomatico internazionale. Per una volta, la (piccola) politica italiana resta in secondo piano, sullo sfondo. Ci sono il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, quasi tutti i ministri del governo (Tajani, Sangiuliano, Lollobrigida, Bernini, Nordio, Roccella, il sottosegretario a Palazzo Chigi Mantovano) e vari esponenti del centrodestra (Gasparri, MalanCesa, Tremonti). E ancora, Giancarlo Giorgetti e l'ex premier Mario Draghi. Assenti invece, i rappresentanti del Pd a eccezione del sindaco di Roma Gualtieri. C'è spazio anche per un equivoco: qualcuno è convinto di intravedere il segretario dem uscente Enrico Letta, ma è solo un sosia. "Apprezzo l'assenza della sinistra - spiega al Messaggero uno dei ministri, sotto anonimato -. Non vuole essere ambigua o ridicola, non c'è perché non ha mai amato Ratzinger e ora ha il coraggio di dirlo".

 

 

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