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Meteo, Giuliacci e la peggiore delle profezie: "Tra il 18 e il 22 gennaio”

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Mario Giuliacci richiama l’attenzione sull’evoluzione del VP stratosferico, ossia la parte di vortice compresa tra 20 e 50 km di quota, perché è il precursore più sicuro per le colate di aria polare. “A quote di 20-50 km - ha scritto il colonnello sul suo sito ufficiale - non vi è l’influenza di quei fattori molto difficili da schematizzare nei modelli e che quindi rendono meno affidabili le previsioni meteo”.

 

 

Stando a quanto sostiene Giuliacci, l’asse del VPS nel suo moto rotatorio da ovest verso Est raggiungerà il Regno Unito intorno al 18 gennaio. “In realtà - ha precisato - l’aria polare al suolo sarà il 18 gennaio già a ridosso delle Alpi, anche se il nocciolo più gelido raggiungerà le Alpi dopo alcuni giorni”. Quindi è confermato l’arrivo di un’ondata di freddo polare: “Da pochi giorni è iniziata un’invasione del circolo polare, sulla parte opposta a quella europea, da parte dall’anticiclone del Pacifico, che è notoriamente caldo a tutte le quote”. 

 

 

"Questo cuneo di alta pressione - ha spiegato Giuliacci - sta sospingendo il VP verso il meridiano apposto all’anticiclone del Pacifico, ossia verso l’Europa. Pertanto lo Stratwarming nel lato opposto al nostro meridiano, è il più affidabile indizio di una imminente irruzione di aria fredda alle nostre latitudini. Intorno al 18 gennaio si prevede che il VPS o e poi via via il VP sottostante, sotto la spinta dell’anticiclone caldo del Pacifico, raggiunga il  Regno Unito. Probabili massimi effetti sull’Italia tra il 22 e 24 gennaio”. 

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