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Carne finta ed etichette choc: perché il cibo italiano è sotto attacco

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Michele Zaccardi
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Non c'è solo l'equiparazione del vino alle sigarette a preoccupare gli agricoltori italiani. Il 2023, infatti, si annuncia pieno di insidie per il cibo made in Italy. Dopo aver approvato la vendita di prodotti contenenti insetti, l'Unione europea si sta muovendo su diversi fronti. E se la presentazione di una proposta di regolamento per introdurre il Nutriscore, l'etichetta a colori sugli alimenti che penalizza le eccellenze italiane, è stata rinviata in autunno, in questi giorni sono arrivate le prime autorizzazioni sulla commercializzazione di carne, pesce e latte sintetici. Sempre quest' anno è attesa la decisione sulla registrazione tra i prodotti tradizionali del Prosek croato, un vino dolce che scimmiotta il più noto Prosecco. L'allarme sul futuro dell'agricoltura italiana è stato lanciato ieri da Coldiretti che, nel convegno "Frankenstein nel piatto? Il cibo sintetico la nuova minaccia", ha messo in fila tutte le «follie in arrivo» dall'Unione europea. A cominciare dal via libera alla richiesta irlandese di inserire alert sanitari, come quelli presenti sui pacchetti di sigarette, sulle etichette delle bevande alcoliche. Frasi come "l'alcol uccide", che Coldiretti bolla come «avvertenze terroristiche», potrebbero presto fare capolino anche sulle bottiglie di vino.

 

 

 

L'autorizzazione europea è arrivata nonostante i pareri negativi di Italia, Francia e Spagna, a cui si sono aggiunti altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno. Il timore degli agricoltori è che, dopo l'ok a Dublino, altri Paesi potrebbero seguirne l'esempio. «Basta bugie. Sosterremo in ogni modo non solo azioni di difesa contro questo tipo di aggressioni, contro queste etichettature fasulle, ma faremo anche azioni promozionali ad ogni livello per spiegare quali sono i benefici della dieta mediterranea» ha commentato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, presente anche lui all'incontro organizzato da Coldiretti.

 

 

 

Al centro del convegno, però, c'era la carne sintetica. Dopo il via libera dell'autorità americana Fda, il cibo fatto in laboratorio potrebbe presto arrivare sulle nostre tavole: in Europa sono state già presentate le prime richieste di autorizzazione. «Si tratta di una minaccia letale per l'agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta» spiega Coldiretti, che ricorda di aver raccolto quasi 400mila firme per «promuovere la legge che vieti la produzione, l'uso e la commercializzazione in Italia del cibo sintetico». Dopo aver ribadito la determinazione del governo a contrastare il cibo sintetico in ogni modo, Lollobrigida ha anche annunciato di aver incaricato l'istituto di ricerca Crea di valutarne gli effetti sull'organismo umano. 

 

 

 

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