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Incidente Roma, il miracolato: "Perché non ero sulla 500"

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L'incidente che ha portato alla morte di cinque ragazzi sulla Nomentana a Roma ha sconvolto tutti. Anche chi quella sera avrebbe dovuto essere sull'auto che poi è andata a schiantarsi e a ribaltarsi. Un amico delle vittime, infatti,  avrebbe dovuto trascorrere la serata con loro. Solo per una casualità non si sarebbe trovato a bordo della 500 dell'incidente. 

 

 

 

In un'intervista al quotidiano la Repubblica, il ragazzo ha raccontato: "Mi è saltata la serata all'ultimo momento perché mi hanno cambiato il turno di lavoro, sono vivo per miracolo". Il 21enne, guardia giurata al centro commerciale Porte di Roma, è stato chiamato dal suo capo per la variazione dell'orario lavorativo poco prima dell'appuntamento con gli amici. "Qualcuno, forse Flavia o Simone, ma non so dire chi con precisione - spiega addolorato il ragazzo - ha preso il mio posto in macchina e io sono ancora qui".

 

 

 

L'unico sopravvissuto all'incidente, ora ricoverato in terapia intensiva al Sant’Andrea, starebbe meglio. Domenica scorsa sarebbe riuscito a seguire la partita della Lazio, la sua squadra del cuore, attraverso lo schermo del telefono. Il ragazzo però sarebbe ancora sotto shock. "Sono rimasto solo", avrebbe detto non appena gli è stato comunicato della morte degli amici. L'auto che si è tragicamente ribaltata era omologata per quattro persone. Pare che a bordo il quinto e sesto passeggero si siano aggiunti in un secondo momento.

 

 

 

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