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Catania, ammazza due donne e si toglie la vita: era in permesso straordinario

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Dopo la carneficina, pure la beffa. Il killer delle due donne uccise a Riposto, in provincia di Catania, che si è sparato davanti alla caserma dei Carabinieri, si chiama Salvatore La Motta ed è il fratello del boss locale Benedetto La Motta, arrestato nel 2020 con l’accusa di essere il mandante di un omicidio. Il killer suicida, secondo quanto riferito dai Carabinieri, era inoltre detenuto per reati di mafia e si trovava fuori dal carcere da una settimana per un permesso straordinario.

L’uomo, 63 anni, è ritenuto il responsabile dell’assassinio di due donne a un’ora di distanza nel comune della costa ionica. La prima vittima, Carmelina Marino di 48 anni, risulta avesse avuto una relazione sentimentale con l’omicida, ancora in fase di accertamento il legame dell’uomo con la seconda vittima, Santa Castorina di 50 anni. Gli inquirenti stanno indagando per escludere ogni dubbio circa la paternità del duplice omicidio, focalizzati sulla pista dell’unico movente. L'uomo aveva annunciato di volersi costituire. Poi, nei pressi della caserma dei carabinieri ha deciso di togliersi la vita. Non ha retto il peso di quei due omicidi a sangue freddo e ha deciso di farla finita. Gli accertamenti degli inquirenti cercheranno di dare una risposta agli interrogativi su questo terribile delitto. 

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