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Giulia Tramontano, l'ultimo inquietante sms: "Pezzo di m***, fatti trovare"

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Un messaggio inviato da Giulia Tramontano al compagno, nonché suo assassino, segna l'inizio della fine. Iniziato l'incontro con la collega 23enne di Alessandro Impagnatiello, quello in cui le due hanno scoperto che il giovane conduceva con entrambe vite parallele, Giulia ha inviato un Whatsapp all'uomo dal quale aspettava Thiago. "Sono in metro", "Ti avviso!"; "Non ti muovere che non faccio doppia strada! Non ti muovere". La 29enne è partita da Senago, dove abitava con Impagnatiello, e sta andando in via Manzoni a Milano, sotto l’Armani hotel dove c’è il bar Bamboo, per incontrare "l’altra".

È lo stesso locale dove lavora Alessandro, ma lui, con una scusa, è uscito prima. Consapevole di quell'incontro tra le due donne. Giulia e la 23enne si sono date appuntamento al telefono. Lui aveva detto all'amante che la relazione con Giulia era ormai finita, le aveva anche giurato che era "una pazza", soffriva di un disturbo bipolare e che aveva tentato di uccidersi. Addirittura, quando la collega andava nella casa di Senago, nei periodi in cui Giulia era via per lavoro o dalla famiglia, Alessandro faceva sparire le fotografie della fidanzata, perfino accappatoio e spazzolino da denti. 

E Giulia, quel maledetto sabato, scopre tutto. "Wow sono curiosa di sapere cosa ti inventerai ora", gli scriveva dopo il faccia a faccia. E ancora: "Gran pezzo di m… che non sei altro, quella è casa mia e tu non devi farci entrare nessuno, hai capito? Quanto fai schifo alla razza umana"; "Hai fallito nella vita due figli con due madri diverse. Che tu possa affogare nella m… che ti crei da solo"; "Sto tornando a casa"; "Fatti trovare". L’ultimo messaggio è delle 18.39 e 12 secondi. A quel punto Giulia prende la metro, scende al capolinea Comasina e lì ci sono i genitori di Alessandro ad attenderla per darle un passaggio fino a Senago. È lì, nella sua casa, che troverà la morte tra le 19.30 e le 21. 

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