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Patrick Zaki: "Grazie a governo e Ong". Giorgia Meloni, la replica su Regeni

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"Finalmente sono qui: è un sogno che si avvera dopo tanti anni. È bellissimo essere qui all'Università Grazie. Grazie". Queste le prime parole di Patrick Zaki nel corso della conferenza stampa che ha tenuto nel rettorato dell'università di Bologna. Il ragazzo, dopo la grazia ottenuta da al-Sisi per l'opera di diplomazia e governo italiani, è atterrato a Malpensa nel pomeriggio di oggi, domenica 23 luglio, dunque il viaggio verso Bologna e l'incontro con la stampa.

"Bologna è la mia seconda casa: ho goduto di molto sostegno, ho visto questo sostegno in tre anni e si è visto anche al Cairo. Ringrazio le autorità italiane e egiziane, le ong, la società civile, i vertici dello stato italiano fino alla presidente del Consiglio”, ha aggiunto Zaki. Insomma, un grazie anche al governo, finalmente, dopo quello arrivato nella mattinata di oggi. Ma anche il "grazie" alla Ong, per ribadire subito la sua collocazione.

A stretto giro, ha aggiunto: "Sento un grande senso di responsabilità nei confronti della mia famiglia e delle mia comunità. Oggi sono arrivato in concomitanza con il vertice sulla migrazione e io sono un attivista per i diritti umani, la mia odissea proviene dal fatto che sono un ricercatore e un attivista", ha rimarcato. "Questo potrebbe non essere la fine del mio travaglio e il mio impegno per i diritti umani continua. Non do per scontata la mia libertà, non chiudo la porta al passato e sostegno tutti coloro che difendono i diritti umani in Egitto. Spero sia un incipit per i casi ancora aperti in Egitto", ha affermato Zaki, spiegando di voler continuare le sue battaglie.

Dunque, ha voluto ricordare: "La mia è stata una storia di successo, ma in Egitto ci sono ancora centinaia di persone in prigione, chiediamo che vengano rilasciate. Meritano la grazia presidenziale come me. Serve giustizia anche per Giulio Regeni", ha aggiunto riferendosi al nostro connazionale ucciso anni fa in Egitto, una vicenda su cui ancora non è stata fatta luce e che è stata accostata da alcuni alla sua grazia, come se fosse stata una sorta di "contropartita" all'Egitto (Zaki in cambio del silenzio sul caso-Regeni).

Ma la risposta a Zaki era arrivata poco prima da Giorgia Meloni, nel corso di una conferenza stampa. "La questione Regeni non è stata archiviata, continuo a occuparmene pur senza parlarne con voi. Sono contenta di ciò che l'Italia ha ottenuto con la grazia a Zaki che è stata il frutto di rapporti, di serietà, della postura italiana e del rispetto verso altre nazioni sovrane. Continuiamo a fare del nostro meglio. Se qualcuno pensa che ci sia qualcosa dietro si sbaglia, è solo diplomazia, si fonda su rapporti di reciproco rispetto, di dialogo. È un grande risultato che dimostra la percezione che si ha dell'Italia", ha concluso Giorgia Meloni.

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