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Treviso, raccolgono funghi nel parco cittadino e li mangiano: finisce in disgrazia

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Raccolgono dei funghi, li mangiano e vengono colpiti da un grave avvelenamento: il dramma riguarda due coniugi trevigiani, che hanno consumato funghi raccolti in un prato cittadino qualche giorno prima. Subito dopo averli mangiati, la coppia è andata al Pronto Soccorso dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso con sintomi gastroenterici riconducibili a una sospetta intossicazione da consumo di funghi, poi confermata dai Tecnici delle Prevenzione Esperti Micologi dell'Ulss 2, prontamente allertati dal personale del Pronto soccorso. 

Al momento, i coniugi sarebbero ricoverati in Medicina d'urgenza con una grave insufficienza epatica. “Alla verifica macroscopica - scrive l'Ulss - i micologi hanno riconosciuto tra le specie raccolte dalla coppia, alcuni esemplari di Lepiota di piccola taglia, specie velenoso-mortale per l'elevato contenuto di amatossine, responsabile di gravi intossicazioni e il cui consumo deve essere assolutamente evitato. Dal ripetersi in questa stagione di più episodi di intossicazione anche molto gravi, come in questo caso, emerge quanto sia importante, se non indispensabile, far controllare tutti i funghi raccolti prima del loro consumo, anche se si ritiene di essere raccoglitori esperti".

 

 

 

Il Lepiota cui fanno riferimento gli esperti è dunque un fungo velenoso e potenzialmente letale che cresce dalla fine dell’estate fino ad autunno inoltrato, soprattutto in boschi, parchi e giardini. Il suo colore è biancastro, con tonalità chiare verso la base del gambo e rosacee nella zona corticale. E le sue dimensioni sono piccole. All'inizio la sua forma è sferica, poi diventa sempre più piatta con l’invecchiamento.

 

 

 

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