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Vanessa Ballan, l'autopsia sul feto: quel pesante sospetto in Procura

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Proseguono le indagini sull'omicidio di Vanessa Ballan, la 26enne uccisa a coltellate a Riese Pio X in provincia di Treviso. È infatti in programma nella mattinata di venerdì 22 dicembre presso l'ospedale di Treviso l'autopsia sul corpo della ragazza e del feto che portava in grembo. L'esame sarà condotto dall'anatomopatologo Antonello Cirnelli, incaricato a questo scopo dalla procura. Oltre che sul corpo della donna, verranno dunque effettuati esami e accertamenti anche sul feto. Una circostanza che rientra tra le aggravanti dell'ipotesi di omicidio volontario. Ma non solo, perché "serve per dissipare i dubbi che possa essere figlio dell’indagato", fa sapere il procuratore Marco Martani: "È un particolare che nell’indagine ha la sua importanza e sarà chiarito". 

Così come c'è un altro dettaglio su cui gli inquirenti vogliono fare chiarezza: il movente. I carabinieri hanno rinvenuto una foto scattata in casa di Vanessa in cui sono presenti lei, il figlio di 4 anni e il kosovaro quarantunenne Bujar Fandaj, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio pluriaggravato. Uno scatto che fa credere che l'uomo volesse di più di una relazione clandestina. Insomma, Fandaj voleva di più ma non riusciva a ottenerlo. E per questo ha iniziato a perseguitarla. L'uomo si presentava all’Eurospin dove la 26enne lavorava, anche quattro o cinque volte al giorno. In un’occasione l’ha spinta e minacciata di morte. Non solo, perché un giorno ha anche fatto irruzione nell'abitazione di Vanessa, scavalcando il cancello.

 

 

In ogni caso il Gip di Treviso ha convalidato il fermo e ha emesso un ordine di custodia cautelare in carcere per il 41enne. Confermata l'ipotesi di reato di omicidio pluriaggravato; ai fini della convalida, il giudice ha ritenuto che al momento del fermo fosse ravvisabile il pericolo di fuga dell'indagato e ha ravvisato le esigenze cautelari di reiterazione del reato. 

 

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