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Pro-Palestina, orrore al corteo: Netanyahu come un deportato, catene e stella di David

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Da Milano a Roma, i manifestanti pro-Palestina scendono in piazza sfidando i divieti del Viminale. In piazza Vittorio, nella Capitale, sono oltre mille le persone tra palestinesi, studenti, esponenti dell'associazionismo e centri sociali. Tra loro anche Gabriele Rubini, noto come chef Rubio, che ha sfilato assieme ad altri contestatori con tanto di striscioni. E non solo. Nel corso del sit-in, infatti, sono stati accesi alcuni fumogeni e poi uno dei manifestanti ha esposto un manichino raffigurante il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu vestito da deportato con le catene e la stella di David. Sulle mani incatenate, invece, sono disegnate gocce di sangue e una svastica.

"Free, free, Palestine", è uno degli slogan che si sono sentiti mentre i manifestanti hanno detto la loro: "È stata quella di oggi una grande vittoria. A Gaza continuano a soffrire ma tutta la resistenza palestinese ci sta insegnando che resiste e attacca. In questa piazza oggi c’è la parte sana, la parte che non sta zitta. Se ci impedirete di andare in piazza noi, come oggi, scenderemo ancora in strada con le bandiere della Palestina". A fargli eco un altro organizzatore: "Nel corso di questi anni ci sono stati tantissimi massacri, tantissime stragi contro il popolo palestinese la memoria non è esclusiva. Non appartiene a una specie ariana o una specie superiore". 

L'intera area è presidiata dalle forze dell'ordine sin dalla mattina di sabato 27 gennaio. Ma i pro-palestinesi non demordono. Anzi: "Continuiamo anche nei prossimi giorni a scendere in piazza per dire no al genocidio al fianco del popolo Palestinese", ha concluso dal camioncino allestito con gli altoparlanti uno degli organizzatori esortando gli altri a partecipare.

 

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