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Pisani, il capo della Polizia al Tg1: "Sull'ordine pubblico non decide la politica"

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Sull'ordine pubblico non decide la politica. Risponde così alle accuse del centrosinistra Vittorio Pisani, il capo della Polizia intervistato dal Tg1. La polemica è relativa agli scontri di Pisa e Firenze di venerdì mattina tra gli studenti che manifestavano a favore della Palestina e le forze dell'ordine, con le manganellate della Polizia finite nell'occhio del ciclone. 

"Purtroppo ieri durante i servizi di ordine pubblico a Firenze e a Pisa i nostri operatori hanno posto in essere iniziative che dovranno essere analizzate singolarmente e verificate con severità e trasparenza", ammette Pisani. "Le decisioni che vengono adottate in sede locale sui servizi di ordine pubblico non sono determinate da scelte politiche - aggiunge - La Polizia di Stato è la polizia di un paese democratico e noi abbiamo il dovere di garantire innanzitutto la manifestazione del dissenso". 

"Quando le manifestazioni non sono preavvisate o non vengono condivise con la questura le modalità e i percorsi possono verificarsi dei momenti di criticità, però, questi momenti non possono essere una giustificazione - prosegue -. Questa manifestazione del dissenso deve avvenire pacificamente, isolando i violenti rispettando anche le prescrizioni dell'autorità". 

"Il conflitto israelo-palestinese ha inciso nella gestione dell'ordine pubblico in termini di intensità per l'impiego del personale delle forze di polizia. Non in tutti i Paesi europei le manifestazioni vengono autorizzate, mentre in Italia nessuna manifestazione è stata mai vietata, neanche quelle più radicali ed estreme. Le motivazioni ideologiche o politiche dei manifestanti vengono affrontate dalla polizia sempre con la massima neutralità".

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