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Pensioni, marzo più ricco: che cosa cambia da oggi

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Oggi molti anziani possono sorridere. È iniziata in queste ore la procedura di accredito dell’assegno pensionistico per milioni di italiani. Dal 1 al 5 marzo, in ordine alfabetico, tutti i pensionati potranno recarsi presso gli sportelli appositi per ritirare quanto gli spetta. Sarà un mese più ricco del solito dato che l’Inps applicherà le nuove direttive sull’Irpef previste dalla riforma fiscale di dicembre 2023.

Le novità saranno parecchie, a cominciare dagli scaglioni di reddito. Addio all’aliquota del 25%. La nuova riforma voluta dal governo Meloni ne ha individuati tre: fino a 28 mila euro sarà applicata un’aliquota del 23%, fra i 28 e i 50 mila euro il 35% e oltre i 50 mila l’aliquota sarà del 43%. Totalmente esenti invece i redditi fino a 8.500 euro. Per chi ha un reddito fino a 15mila euro per i lavoratori dipendenti, la detrazione sale da 1.880 euro a 1.955 euro.

 

 

Il taglio delle tasse porterà benefici a tutti i pensionati sopra i 15 mila euro per un massimo di 260 euro all’anno. Saranno circa 20 euro in più al mese tra i 28 e 50 mila euro, mentre sopra questa soglia l’incremento sulla pensione verrà “sterilizzato” da un taglio delle detrazioni di 260 euro. I pensionati potranno gioire ulteriormente. Il cedolino di marzo gli consentirà di beneficiare degli aumenti della pensione anche per i mesi di gennaio e febbraio, dato che la nuova tassazione era entrata in vigore con l’inizio del 2024.

 

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