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Giogiò, la madre: "Gesto della pistola del padre del killer fuori dal tribunale"

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Massimo della pena per l'assassino di Giovanbattista Cutolo, il ragazzo ucciso in piazza Municipio a Napoli il 31 agosto scorso a colpi di pistola in seguito a una lite per un parcheggio: 20 anni di carcere al suo killer, minorenne, ragione per la quale i 20 anni sono il massimo della pena che può essere comminata dal tribunale per i Minorenni. Accolta la richiesta della procura: si tratta di omicidio volontario e senza alcuna motivazione.

All'esterno del tribunale, dopo la sentenza, attimi di grande tensione: parenti e amici del 17enne condannato hanno inveito contro gli amici di Gigogiò, questo il soprannome con cui era noto Giovanbattista. E ancora, minacce contro le perone vicino al musicista freddato a fine agosto. Gli amici di Giogiò hanno replicato intonando cori alla memoria dell'amico ucciso, il tutto mentre venivano protetti dal cordone allestito dalle forze dell'ordine. 

 

Ma una delle testimonianze più agghiaccianti è quella arrivata da Daniela Di Maggio, madre di Giogiò, il cui intervento in memoria del figlio scomparso all'ultimo festival di Sanremo aveva toccato nel profondo l'Italia intera. Intervistata dal Corriere della Sera, la madre ha affermato: "Quando è uscito dal Tribunale, il padre dell'omicida ha fatto il gesto della pistola agli amici di Giogiò: un fatto gravissimo, che secondo me va punito. E la dice lunga sul contesto in cui questo ragazzo è cresciuto. Ma davvero qualcuno crede che possa essere recuperato?".

 

In ogni caso, la Di Maggio aggiunge: "Sì. Ho avuto giustizia. Quando il giudice ha letto la sentenza, il mio avvocato, Claudio Botti, mi ha abbracciato e mi ha detto: Hai fatto la storia. Ma non è stato facile. L'omicida e la sua famiglia erano certi che la pena sarebbe stata molto più mite", conclude.

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