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Attentato a Mosca, "misure di sicurezza al massimo livello" anche in Italia: le aree a rischio

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L'attentato al Crocus City Hall di Mosca rivendicato dall'Isis fa innalzare il rischio terrorismo anche in Italia. Lunedì mattina 25 marzo, al ministero dell'Interno si terrà infatti una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicata a una analisi della situazione dopo l’attacco terroristico in Russia, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale. 

Non solo. Dopo l'attentato c'è massima attenzione in Italia ai luoghi sensibili. Le misure di sicurezza sono state innalzate al massimo livello dal Viminale già dopo il 7 ottobre scorso ma c’è un aggiornamento continuo degli obiettivi sensibili. Sono 250 i target più rilevanti, in base a quanto emerso giovedì scorso durante il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tra i luoghi sensibili ci sono anche luoghi di culto e ambasciate.

 

 

Del resto, osserva Claudio Bertolotti, ricercatore dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) e direttore di Start Insight, "in Europa non sono mai diminuiti i tentativi di attacchi terroristici che si attestano sui 10-15 l’anno. È però diminuita", rispetto a qualche anno fa, "l’efficacia e quindi anche l’attenzione mediatica", che porta lo Stato Islamico a rivendicare solo gli attentati "che hanno successo". La strage rivendicata di Mosca "è un grande rilancio per lo Stato Islamico", aggiunge Bertolotti. Che ricorda l’appello lanciato da Hamas a tutti i musulmani, dopo l’inizio della guerra con Israele, "a colpire ovunque" gli alleati di Tel Aviv. Questo, conclude l'esperto, rappresenta "una minaccia sostanziale" anche per l’Europa. 

 

 

Da parte sua la Farnesina avverte i concittadini che si trovano in questo momento in Russia: "Ci sono a Mosca 2.700 italiani registrati all’Aire, non abbiamo notizie di italiani coinvolti" nell’attentato, ha spiegato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Devo dire che il ministero degli Esteri, sul sito Viaggiare informati, insieme alla nostra rappresentanza diplomatica a Mosca, fin dall'8 marzo aveva invitato gli italiani a non partecipare a eventi dove c’era molta gente a Mosca, come eventi culturali e musicali, perché la polizia russa aveva arrestato componenti di una cellula terrorista di matrice jihadista quindi c’erano dei pericoli di attentati a Mosca", ha ricordato Tajani.  

 

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