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Bufale digitali, chi rischia fino a cinque anni di carcere: si muove il governo

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Arriva il reato di «illecita diffusione di contenuti generati o manipolati artificialmente». Nel linguaggio dell’informatica, «deepfake». Concetto vasto, che include il video porno con protagonista un’ignara sventurata e il discorso del politico che annuncia l’aumento delle tasse oppure un nuovo lockdown o il lancio di un missile nucleare, unico limite l’immaginazione. Tutto falso, ovviamente. Ma libero di circolare su smartphone e computer, danneggiare individui e destabilizzare istituzioni. (...)

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