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Spiaggia bollente, a Varcaturo la rissa tra le due signore in bikini per un lettino

Roberto Tortora
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Il caldo dà alla testa e molte persone possono perdere la lucidità. Per la serie, “non toccate quel lettino”. L’episodio spiacevole è accaduto in un noto lido di Varcaturo, località balneare in provincia di Napoli.

Il weekend, assolato più che mai, ha reso le spiagge vittime dell’assalto di chi vuole trovare un po’ di refrigerio in acqua. I posti, però, non sono infiniti, così è finita che due donne hanno scatenato una rissa per un lettino vicino alla risacca del mare. Scena ovviamente ripresa da decine di cellulari e postata successivamente dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che scrive: “Violenza fuori controllo, chi non sa stare in mezzo alla gente deve essere rieducato. Una testimone ha raccontato che durante la giornata sono arrivate queste due donne che pretendevano dal bagnino un lettino proprio in riva al mare, da posizionare avanti a chi era arrivato la mattina presto per aggiudicarsi il posto migliore".

 

 

 

Al diniego dei dipendenti del lido le signore hanno fatto scattare la rissa, scagliandosi prima contro chi si stava godendo una giornata di mare e poi contro gli stessi bagnini. C'è voluto più di mezz'ora per riportare la calma. Ad avere la peggio anche chi cercava di separarle. No, non è una commedia all’italiana, ma una scena di vita quotidiana di italiani (italiane, in questo caso) senza un minimo di educazione. Borrelli prosegue: “Siamo davanti a un vortice di violenza cieca e immotivata da cui nessuno è immune”.

 

 

 

Rosario Visone, co-portavoce regionale di Europa Verde, è scioccato e si unisce a Borrelli: “Una rissa tra donne in pieno giorno, davanti a famiglie e bambini. Per cosa? Un lettino in riva al mare. Abbiamo superato ogni immaginazione. Chi non è in grado di stare in mezzo agli altri, mettendo a rischio la sicurezza di tutti, deve essere rieducato, non può girare a piede libero seminando il terrore nelle nostre città. Servono pene certe e nessuna attenuante perché chi pensa di poter fare ciò che vuole, seminando il panico su una spiaggia, non può restare impunito. Chiediamo che queste donne vengano individuate e assicurate al più presto alla giustizia”.

 

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