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Roma, stupri e rapine: la città di notte fa paura

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Roma di notte è un film splatter. Dal tramonto all’alba la capitale è governata dal caso. La attraversi e magari non ti succede niente. Oppure ti svegli l’indomani con un trauma da dimenticare. Un portafogli o un cellulare in meno. Senza la macchina o lo scooter. Con una cicatrice. O peggio. Lo stupro del Nomentano. Il degrado del sottopasso di Porta Pia era stato segnalato dai residenti. Lo avevano ripulito ed era tornato un monnezzaio in un’acca. Il cesso di Trainspotting. I barboni ci dormono, i tossici si bucano, i balordi ci si ubriacano e aspettano, inguattati, una preda da rapinare. O peggio. Ma a che servono i sottopassi a Roma? I cittadini non li usano. Preferiscono farsi stirare da una macchina che incontrare, a tu per tu, un malacarne negli inferi della Capitale. E non è solo quello di Porta Pia. All’Eur stesso discorso. (...)

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