E alla fine ecco gli scontri. Già qualche settimana fa, nel Torinese, in occasione di un rave illegale- vale a dire di un ritrovo di giovani in uno spazio non autorizzato, durante il quale si balla musica techno e spesso si consumano stupefacenti - si era temuto che la situazione degenerasse, ma in quell’occasione le forze dell’ordine erano riuscite a gestire la questione. Ieri non è andata così, e fra forse dell’ordine e le circa 500 persone confluite in alcuni capannoni di una fabbrica abbandonata a La Cassa, Comune alle porte di Torino, ci sono stati momenti di forte tensione, e anche di vero e proprio “contatto”. I giovani erano lì confluiti nella notte di sabato per partecipare per l’appunto a un rave party.
La situazione, monitorata fin dall’inizio da polizia e carabinieri, è esplosa nel primo pomeriggio di ieri, con gli scontri fra ragazzi e agenti. Nei disordini ci sono stati almeno 14 feriti, anche fra gli agenti, comunque in modo lieve; 300 le persone identificate.
La cosiddetta “legge anti-rave”, una delle prime approvate dal governo Meloni, è entrata in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2022: punisce non solo organizzatori e promotori, ma anche i partecipanti ai raduni illegali, con sanzioni ovviamente più gravi per i primi - la pena prevista proprio per organizzatori e promotori è da tre a sei annidi reclusione e una multa che può andare da 1.000 a 10.000 euro.
Clicca qui per guardare il video degli scontri