Garlasco, Garofano ribalta tutto: "Di chi è l'altra impronta in cantina"

giovedì 22 maggio 2025
Garlasco, Garofano ribalta tutto: "Di chi è l'altra impronta in cantina"
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Luciano Garofano è il comandante dei Ris che, il 13 Agosto 2007, è incaricato delle indagini scientifiche nella villetta di via Pascoli, a Garlasco, dove è appena stata uccisa Chiara Poggi. Viene rilevata l’impronta di una mano sulla parete delle scale che danno nel seminterrato, registrata con il numero 33, poco distante dal corpo di Chiara.

Garofano e il suo team considerano, all’epoca, quell’impronta non rilevante ai fini d’indagine e questa resta nell’ombra per 18 anni, fino a quando il caso non esplode nuovamente ed occupa le prime pagine di programmi tv e quotidiani oggi. Nel frattempo, Luciano Garofano è entrato nel collegio difensivo di Andrea Sempio, l’uomo finito nel mirino degli inquirenti e sul quale grava più di un’ombra sul delitto Poggi.

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Garofano è stato ospite in collegamento di “4 di Sera”, programma di approfondimento e di attualità di Rete 4, condotto da Francesca Barra e Roberto Poletti. Gli viene mostrata l’immagine repertata della famosa impronta ed il biologo, però, ne sminuisce la portata. Addirittura dubita che possa effettivamente appartenere ad Andrea Sempio: “Non giudico, dico solo che non sappiamo se quelle siano caratteristiche obiettivamente riconoscibili, perché questo fa la differenza. In un'impronta come quella che vedete, la numero 33, l'immagine è di qualità molto limitata, non è detto che quei punti si riconoscano con obiettività e il primo aspetto è questo, che quei punti siano riconoscibili e siano corrispondenti a quelli di Andrea Sempio. Poi – spiega Garofano - come diceva la dottoressa Majolo, noi dobbiamo comunque contestualizzare le cose. Sia il dna sia l'impronta e se pure appartenesse a Sempio, non dimentichiamoci che nella stessa parete c'era un'impronta di Marco Poggi e del capitano Cassese, impronte non insanguinate e che non possono essere datate e che possono avere una storia che nulla ha a che vedere con l'omicidio”.

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