Sarà ricordata, già oggi, come la prima premier donna nella storia della Repubblica italiana. Eppure non si può parlare di Giorgia Meloni nei libri di scuola. A raccontare quanto accaduto in una scuola elementare di Limena, in provincia di Padova, è il Secolo d'Italia. Il presidente del Consiglio è stato inserito in Ragazze con i numeri, un volumetto dedicato alle donne illustri nella storia e portato alla scuola primaria Manzoni dall'assessore all'Istruzione del Comune, Eleonora Paccagnella, di Fratelli d'Italia.
Una volta consegnato agli alunni, è stata la stessa Paccagnella a escludere qualsiasi intento propagandistico: la presenza della Meloni tra altre protagoniste femminili, dall'artista messicana Frida Khalo alla pedagoga Maria Montessori fino alla stessa politica, con Nilde Iotti, esponente del Partito Comunista e prima presidente della Camera donna della storia, è dovuta proprio al suo essere stata la prima donna approdata a Palazzo Chigi. Un dato storico, insomma.
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La scena è quella già vista troppe volte: bambini delle elementari e delle medie seduti ad ascoltare un im...L'iniziativa in teoria dovrebbe far felici le femmministe e chi crede in una società più equa, visto che è stata pensata per celebrare la parità di genere facendone comprendere il valore fin dalla tenera età. Ma si sa, il fatto che a rompere l'ormai celebre "tetto di cristallo" sia stata una donna di destra non va giù a chi, a sinistra, si è da sempre (e senza troppe buone ragioni) intestato l'uso esclusivo di quella battaglia.
A scatenare l'eclatante protesta di una insegnante della scuola elementare padovana è stato il momento della foto di gruppo. Per non mostrare i volti dei giovani studenti, è stato chiesto loro di coprirselo con le copertine dell'opuscolo e molti di loro hanno scelto quelle con il volto della Meloni perché, come spiegato dalla dirigente scolastica, la premier era quella più conosciuta. Non si può, ha scandito la maestra e la sua protesta ha convinto tutti a evitare ulteriori polemiche e a non scattare la foto.
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La scuola italiana dice no ai bersaglieri in classe. O meglio, una parte di scuola: quella più spostata a sinistr...Meloni, ha poi sottolineato l'assessore Paccagnella al Corriere del Veneto "è la prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio, e si trova nel libretto per questa ragione. Se a qualcuno non piace questa tipologia di storia non so che farci ma è la realtà. Non si trattava assolutamente di una volontà celebrativa; bensì di dare conto di una realtà. Alla fine non è stata scattata nessuna foto. Voglio chiarire che l'attacco nei miei confronti è puramente politico. Se non ci fosse stata Giorgia Meloni nel libretto non sarebbe successo nulla. In ogni caso vorrei fosse chiaro che quella situazione non è stata in alcun modo spinta da me; né utilizzata successivamente (foto infatti non ce ne sono). Respingo al mittente tutte le accuse di strumentalizzazione".
La preside ha preso le difese dell'insegnante: "Mi sono raccomandata con il Comune di tenere maggiore prudenza in altre iniziative simili. Penso che la docente abbia agito nel modo corretto. Tenendo conto del fatto aveva, come è ovvio che sia, la responsabilità di tutti i suoi alunni. Ha voluto evitare qualsiasi accusa di strumentalizzazione dei piccoli studenti, che a prescindere dal colore politico non è certamente adatta a una scuola. Per noi, in ogni caso, la storia è chiusa, ci siamo chiariti con l'amministrazione con la quale collaboriamo sempre in modo molto positivo e continueremo a farlo in futuro".