Garlasco, spunta una misteriosa "mano sinistra"

di Alessandro Dell'Ortomercoledì 18 giugno 2025
Garlasco, spunta una misteriosa "mano sinistra"
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Proprio il giorno dell’inizio dell’incidente probatorio si torna a parlare di due tracce di particolare interesse. La prima è l’impronta 97F, nel 2007 fu attribuita all’aggressore: traccia rilevata sul muro sinistro che costeggia la scala verso la tavernetta, luogo in cui venne rinvenuto il corpo di Chiara, catalogata come impronta di sangue strisciata, che potrebbe essere stata lasciata dalla mano sinistra di chi, con la destra, imprimeva contestualmente l'impronta palmare denominata "traccia 33", che i pm attribuiscono ad Andrea Sempio.

Per Marco Radaelli, consulente dei Poggi, «non è attribuibile a nessuno. Sappiamo che la traccia 97F è quella che ha toccato la maglietta del pigiama che Chiara indossava ma non è attribuibile». I risultati saranno confrontati con i profili genetici di Sempio, Stasi, delle gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine di Chiara, quello dell’amico di Stasi, Marco Panzarasa, e quello degli amici di Marco Poggi e Sempio: Mattia Capra, Roberto Freddi e Alessandro Biasibetti.

La seconda traccia è uno schizzo di sangue trovato nel vano di alloggiamento della cornetta, come scritto nella relazione dei Ris: «N. 1 telefono variamente investito da tracce ematiche da proiezione (...).Si rileva una traccia da proiezione nel vano di alloggiamento della cornetta». Questo significherebbe, secondo chi indaga, che Chiara durante l’aggressione avrebbe provato a prendere la cornetta del telefono, e che forse avrebbe scelto di chiamare per chiedere aiuto, anziche scappare, perché sulla scena del crimine ci sarebbe state più persone e dunque avrebbe avuto la via di fuga bloccata.

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