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Garlasco, l'impronta 44 può riscrivere il delitto: "Il killer ha perso l'equilibrio"

mercoledì 2 luglio 2025
Garlasco, l'impronta 44 può riscrivere il delitto: "Il killer ha perso l'equilibrio"

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Un'impronta potrebbe riscrivere la scena del crimine del delitto di Garlasco. Si tratta dell'impronta di scarpa con suola a carrarmato, individuata sul muro destro all'altezza del terzo gradino delle scale che conducono alla cantina dove il corpo di Chiara Poggi è stato ritrovato. L’orma, catalogata con il numero 44 dai rilievi dei carabinieri del Ris, non presentava tracce di sangue. Motivo, questo, per cui per 18 anni non è stata presa in considerazione. Oggi però per la Procura di Pavia proprio quella traccia potrebbe svelare qualcosa sulla sequenza dei movimenti dell'assassino o di eventuali complici.

Stando a quanto riportato dal Messaggero, gli investigatori ipotizzano in particolare che l'impronta 44 sia collegata alla numero 33, l'orma di una mano appoggiata alla parete che la Procura attribuisce ad Andrea Sempio, e alla macchia 97f, sulla parete opposta, che presenta una traccia di sangue compatibile con una mano insanguinata. L'ipotesi è che in quello spazio della cantina l’autore del delitto avrebbe perso l’equilibrio, appoggiando la mano destra contro il muro e lasciando la suola impressa più in basso. Eppure l'assenza di sangue sia sull’impronta palmare che su quella di scarpa fa pensare che le tracce possano risalire a un momento precedente al delitto.

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D'altronde le nuove verifiche riguardanti una cinquantina di impronte repertate nel 2007 e conservate su fogli di acetato non hanno trovato materiale biologico sufficiente per estrarre profili di dna comparabili. Al momento, precisano gli inquirenti, gli accertamenti scientifici confermano la totale estraneità di Andrea Sempio all’omicidio.