Dopo mesi di caos, sono arrivate le dimissioni. Il segretario generale della Cgil di Treviso, Mauro Visentin, ieri ha comunicato l’intenzione di rimettere il proprio mandato «con dispiacere ma serenamente» in seguito al caso che da mesi scuote la struttura collegata ad una presunta irregolarità di una sommatoria di incarichi in capo all’ex segretario Paolino Barbiero. Il mese scorso la Commissione di Garanzia aveva riconosciuto come indebiti i compensi riscossi dall’ex leader di Treviso indicando responsabilità per aver permesso l’attività ritenuta illecita anche su Visentin e sul suo predecessore, Giacomo Vendrame.
Entrambi erano stati raggiunti da un provvedimento di sospensione dai rispettivi incarichi per due mesi. Il segretario dimissionario ha convocato l’assemblea generale dei delegati della Cgil di Treviso per il prossimo 30 luglio. Il passo indietro di Visentin arriva a poche settimane dall’inizio del periodo di sospensione di due mesi, deciso dalla commissione di garanzia, per il caso Barbiero. Storica colonna del sindacato, anima dello Spi Cgil, Barbiero è stato sospeso per un anno per aver indebitamente percepito, per almeno 10 anni, in qualità di presidente della controllata che gestisce il patrimonio immobiliare, un compenso annuo che non si poteva cumulare con quello già percepito come dirigente sindacale.
Barbiero dovrà ora restituire integralmente la somma, che oscilla tra i 130 ed i 140 mila euro. Nello stesso frangente è stata decisa la sospensione per due mesi dell’attuale segretario generale della Cgil Mauro Visentin e del suo predecessore Giacomo Vendrame, oggi segretario organizzativo regionale. «Ripongo l’incarico per il quale sono stato eletto con dispiacere ma serenamente perché in coscienza, fiducioso nella mia Cgil, quella di Treviso, è una Camera del Lavoro sana nell’aspetto amministrativo e contabile sia in quello dell’attività sindacale di rappresentanza e di assistenza, sia in quello morale. Retta da una classe dirigente preparata e pronta ad affrontare le sfide di oggi e del prossimo futuro della Marca», ha detto Visentin. «Un’eredità che ho preservato e portato avanti grazie a chi mi ha preceduto e che ringrazio per l’operosità e per tutto il lavoro fatto nel determinare quella di Treviso quale prima Cgil in Veneto, per numero di iscritti e per servizi erogati. Per fare questo ci vuole rispetto per i lavoratori e le lavoratrici, di oggi e di ieri e anche di domani, ci vuole abnegazione e passione per la Cgil, che ho sempre ritenuto e continuo a ritenere dalla parte giusta della storia, il luogo della tutela a partire dai più fragili, motore di progresso sociale e di vitalità politica. Uno spazio democratico dove tutti e tutte sono alla pari sotto il segno della responsabilità per una missione, quella del sindacalista, che per me, e come tanti e tante come me, è scelta di vita. Il nostro sindacato regge gli scossoni e, al netto delle questioni interne, è esclusivamente guidato dal dovere di preservare diritti e lavoro».
Presente all’incontro della direzione della Cgil di Treviso anche Tiziana Basso, segretaria generale Cgil Veneto: «La Cgil Veneto, nel suo ruolo di Centro regolatore, avvierà una fase di ascolto e consultazione del gruppo dirigente finalizzata a raccogliere istanze, valutazioni e proposte sul futuro della Camera del Lavoro di Treviso». © RIPRODUZIONE RISERVATA.