Attimi di autentico terrore in una villetta alle porte di Terracina, dove un uomo di 40 anni è stato improvvisamente e violentemente aggredito dal suo cane corso. L’animale, un esemplare adulto di grossa taglia, era cresciuto in un contesto familiare sereno, sempre gestito con cura e mai protagonista di episodi aggressivi.
La vittima, un professionista esperto nel settore della sicurezza e con un passato nel calcio dilettantistico laziale, si trovava in casa quando ha notato un cambiamento improvviso nell’atteggiamento del cane, che si aggirava nervosamente nel giardino ringhiando e osservandolo con insistenza. Inizialmente ha cercato di rassicurarlo con cibo, giochi e parole affettuose, ma ogni tentativo si è rivelato inutile.
Bloccato in casa e sotto crescente tensione, ha atteso per oltre mezz’ora prima di tentare una via di fuga, provando ad uscire dalla porta sul retro. Ma il cane, sempre all’erta, lo ha immediatamente raggiunto e si è scagliato contro di lui con una violenza inaudita. Lo ha morso ripetutamente alle braccia, trascinandolo a terra e stringendogli i muscoli tra le fauci.
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Si trovano in gravi condizioni i due bimbi azzannati dal cane della nonna. È accaduto a Lavinio Lido di Enea, fra..."Ho pensato che non ne sarei uscito vivo. Sentivo il sangue scorrere e non riuscivo a liberarmi", ha raccontato l’uomo secondo quanto scrive Il Messaggero. Solo grazie alla propria forza fisica e alla disperazione, è riuscito a reagire e colpire l’animale, riuscendo infine a chiudersi dentro casa.
Le sue grida hanno attirato i vicini, che hanno provato ad attirare l’attenzione del cane, ancora in stato di forte agitazione. In quegli attimi concitati, il quarantenne è riuscito a contattare i soccorsi. Sul posto è intervenuta un’eliambulanza dell’Ares 118, atterrata nel piazzale del cimitero di Terracina: l’uomo è stato stabilizzato e trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma, dove è ricoverato con ferite gravi ma non in pericolo di vita. Secondo quanto emerso, l’animale non aveva mai dato segnali di squilibrio. Un'aggressione, dunque, ancor più spaventosa perché, a detta del padrone, del tutto imprevedibile.