Spiaggia, costretti a buttare il cibo al lido: un sopruso, cosa dice la legge

lunedì 4 agosto 2025
Spiaggia, costretti a buttare il cibo al lido: un sopruso, cosa dice la legge
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All'ingresso di uno stabilimento balneare nel Casertano, una famiglia è stata costretta a gettare il pranzo preparato a casa per via del divieto di introdurre nel lido cibo dall'esterno. I quattro membri della famiglia, compresa una ragazza incinta, dopo il rimprovero di un addetto alla sicurezza, hanno dovuto acquistare una pizza al bar del lido per non restare digiuni. Poi, tra l'altro, la famiglia si è accorta anche di un'irregolarità sullo scontrino emesso dall’attività, come denunciato dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli di Avs. 

Stando a quanto ricostruito, la famiglia ha pagato regolarmente l'ingresso al lido, "25 euro". Poi, "al momento del pranzo hanno preso dalle borse il cibo che avevano preparato in casa – ha raccontato Borrelli – ma sono stati subito fermati da un addetto alla sicurezza che ha fatto presente che sul lido non era possibile consumare quel tipo di cibo. Nonostante diverse insistenze, per evitare ulteriori discussioni, ai malcapitati non è rimasto da fare che gettare nella spazzatura quanto avevano portato da casa e comprare una pizza al bar del lido".

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A tutto questo si sarebbe aggiunto anche il problema dello scontrino non fiscale, che riportava una data diversa da quella in cui era stato effettivamente emesso. Proprio questo sarebbe stato segnalato alla Guardia di Finanza. Dopo quanto accaduto, Borrelli in un post su Facebook ha cercato di fare chiarezza sulle regole nei lidi: "Gli stabilimenti balneari possono far pagare solo i servizi; la spiaggia è un bene pubblico, appartenente al Demanio, e anche quando un tratto di arenile è dato in concessione a un privato, resta il diritto di tutti ad accedere al mare e alla battigia gratuitamente". E ancora: "Nessuno può impedirti di portare cibo e bevande in spiaggia o persino all’interno di uno stabilimento balneare e invece ogni estate compaiono cartelli con divieti assurdi: ‘Vietato introdurre cibo all’interno dello stabilimento', ‘Ingresso consentito solo ai clienti', ‘Si paga per accedere alla spiaggia'. Spesso queste regole non hanno alcun valore legale e penalizzano invece le tantissime attività che rispettano le norme e sono accoglienti nei confronti dei loro ospiti". 

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