Marina di Carrara, sul palco la sfilata in "burkini". Ira della Lega

sabato 9 agosto 2025
Marina di Carrara, sul palco la sfilata in "burkini". Ira della Lega

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L'Islam alla conquista del mondo della moda. A Marina di Carrara, durante il Festival dell'Ospitalità, è apparsa una sfilata intitolata "Terànga". Qui alcune persone hanno indossato sul palco il burkini disegnato e prodotto dalla stilista Hind Lafram. La donna, che ha pubblicato su Instagram il video della sfilata, si vanta di aver inventato "il primo brand per donne musulmane made in Italy, ma vesto tutte le donne del mondo".

Immediata la reazione della Lega, che attraverso Silvia Sardone, ha spiegato che "Non è così che si favorisce l’integrazione, danneggiando invece la lotta di tante donne che vogliono liberarsene (del burkini ndr), senza dimenticare le numerosissime storie di ragazze che, purtroppo, hanno perso la vita o hanno rischiato di perderla per aver osato vivere all’occidentale".

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E ancora: "Possiamo certamente discutere sull’importanza della condivisione e della conoscenza di altre culture – ha proseguito l’eurodeputata del Carroccio – ma presentare il burqini come simbolo di integrazione mi sembra francamente fuori luogo". Secondo Sardone "il burqini, essendo un costume da bagno femminile che copre interamente il corpo, rappresenta, al pari dei veli islamici integrali, un simbolo di non libertà per le donne". Ecco allora che l'eurodeputata si chiede "se sia giusto, in eventi pubblici, pubblicizzare veli o burqini". Quella sulla libertà femminile "è una battaglia che porto avanti da anni, anche in Europa, dove per lungo tempo sono state promosse campagne di comunicazione con donne musulmane velate. Deve essere chiaro a tutti che il velo islamico non va valorizzato positivamente come simbolo della cultura islamica".