Il batterio che ha ucciso due neonati prematuri all'ospedale San Maurizio di Bolzano potrebbe essere stato veicolato da un detergente per i piatti contaminato. Questo quanto riportato in una nota diffusa dall’Azienda sanitaria altoatesina che, almeno per il momento, ha deciso di sospendere l’utilizzo del detergente in tutti gli ospedali della provincia.
La decisione è arrivata su indicazione dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) che in questi giorni ha effettuato una serie di ispezioni nelle strutture sanitarie. "Si tratta di una decisione presa in via precauzionale e in attesa di ulteriori verifiche", hanno fatto sapere dall’Azienda sanitaria. In un primo momento, invece, si era pensato che il batterio fosse stato introdotto da una madre che non aveva igienizzato correttamente le mani.
Bolzano, due neonati morti? "Chi ha introdotto il batterio": il sospetto choc
Il batterio che ha ucciso due neonati prematuri nell'ospedale di Bolzano potrebbe essere stato introdotto nel repart...Il batterio in questione è la Serratia, presente nell'ambiente, spesso nel suolo, ma anche nell'acqua, nelle piante e negli animali. Si tratta, insomma, di un batterio molto diffuso e non particolarmente pericoloso per un individuo sano. Tuttavia, può generare infezioni gravi in soggetti immunodepressi, come un bambino prematuro che non ha ancora difese immunitarie. Questo batterio, in particolare, dà origine a sepsi e infezioni generalizzate di tutto l’organismo, che difficilmente possono essere trattate con antibiotici.
Nel frattempo, l'azienda sanitaria altoatesina si è messa in contatto con l’ospedale Santa Chiara di Trento, affinché si faccia provvisoriamente carico delle prossime gravidanze premature. Mentre le condizioni di salute degli altri dieci neonati prematuri ricoverati restano stabili. Invece, il reparto di ostetricia e tutti gli altri reparti e servizi dell'ospedale di Bolzano "non sono interessati da questa particolare situazione e lavorano regolarmente e a pieno regime".