Oltre al danno, la beffa. Ora sono i borseggiatori ad accusare le vittime. Il motivo? I video in cui vengono immortalati mentre commettono misfatti. Tutto vero: a Venezia i presunti borseggiatori denunciano i cittadini "non distratti" che danno loro la "caccia" filmandoli e urlando contro di loro, sostenendo che non hanno alcun titolo per farlo e accusandoli di reati come lo stalking. Il fatto - scrivono i quotidiani locali - è stato confermato da sindaco Luigi Brugnaro e dal comandante della Polizia locale, Marco Agostini.
"Purtroppo - ha commentato Agostini - non possiamo fare nulla perché a livello nazionale mancano le norme per trattenere chi ruba o borseggia. Ho sempre detto che i cittadini non devono sostituirsi alle forze dell'ordine, e questo è il risultato". Secondo Monica Poli, nota come "Lady pickpocket" per la sua tipica frase che urla in inglese per avvertire passanti e turisti, "se fosse vero saremmo arrivati alla follia pura. Noi che segnaliamo chi ruba e che abbiamo numerose volte evitato gli scippi diventiamo i colpevoli. È paradossale".
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A uscire di casa in queste settimane d’agosto ci si potrebbe illudere, per un attimo, di essere stati catapultati ...A commentare la vicenda anche Luca Zaia. "È assurdo che siano proprio i borseggiatori a sentirsi legittimati a denunciare i cittadini che, richiamando l'attenzione e pur rischiando in prima persona, cercano di documentare e segnalare il malaffare. Siamo al capovolgimento della realtà: la vergogna non può essere di chi difende Venezia, bensì dei delinquenti che la sfruttano per rubare e rapinare. Non accetto questo ennesimo gesto di spregio da parte delle bande di pickpocket". "Lo ribadisco - insiste il presidente della Regione del Veneto nonché esponente della Lega - non si tratta di giustizialismo, ma di protezione dell'identità, dell'immagine e dell'onorabilità della nostra città e del nostro territorio. Venezia non può essere raccontata come un luogo pericoloso e il Veneto non può tollerare atteggiamenti di impunità ormai diventati cronici. Grazie dunque ai cittadini che, con senso civico, documentano gli atteggiamenti dei borseggiatori e li segnalano alle Forze dell'Ordine tra calli, vaporetti e campi del capoluogo lagunare".