La Global Sumud Flotilla (GSF) ha iniziato il suo viaggio verso Gaza il 14 settembre 2025, partendo da Catania con 18 barche, dirette a sfidare “l’assedio illegale di Israele su Gaza”. Arturo Scotto, parlamentare del Pd, a bordo della nave Karma, ha annunciato la partenza da Augusta alle 16, sulle note di Bella Ciao: “Siamo sulla Karma, che abitualmente si occupa di salvataggio, segnalazione e assistenza in mare dei migranti”. L’inno, scelto dall’Arci come omaggio al pacifista Tom Benettollo, ha suscitato polemiche per la coincidenza con l’omicidio di Charlie Kirk, il cui assassino aveva adottato Bella Ciao come slogan, generando un’atmosfera inquietante.La Flotilla però perde pezzi, infatti sarebbe stata ridimensionata per “tutelare” i partecipanti “nella misura massima possibile” a causa di condizioni ostili, ha affrontato difficoltà logistiche, carenze di carburante e due attacchi con droni in Tunisia.
“Nelle ultime settimane, la flottiglia ha affrontato numerose difficoltà, tra cui due attacchi con droni contro imbarcazioni attraccate in Tunisia, difficoltà logistiche e carenze di carburante, che hanno ritardato la nostra partenza verso Gaza”, spiega il comunicato della GSF.
Flotilla, partite le 18 barche da Augusta: cosa c'è dietro il ritardo
Le 18 imbarcazioni della missione umanitaria hanno lasciato una a una il porto di Augusta, nel Siracusano, alla volta di...Inoltre, le minacce del ministro israeliano Ben-Gvir hanno spinto il Comitato direttivo a rafforzare le misure di sicurezza: “Inoltre, alla luce delle terrificanti minacce del ministro israeliano Ben-Gvir contro i passeggeri della flottiglia, abbiamo intrapreso ulteriori e approfondite pianificazioni di sicurezza per rafforzare la nostra protezione”.Altre barche partiranno da Tunisia e Grecia, riunendosi in acque internazionali. “Quando le nostre flotte si uniranno nel Mediterraneo”, assicura la Flotilla, “invieremo un messaggio chiaro: il blocco e il genocidio a Gaza devono finire. Rimaniamo fermi e determinati a sfidare l’assedio illegale di Israele e a fare tutto il possibile per porre fine al genocidio a Gaza”.