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Liceo Mamiani, siamo tornati alla caccia all'ebreo

Tra un canto antifascista e l’altro, davanti al noto liceo Mamiani hanno pizzicato un ragazzino con la stella di Davide al collo. In quattro, tutti più grandi, lo hanno assalito
di Annalisa Terranovamercoledì 24 settembre 2025
Liceo Mamiani, siamo tornati alla caccia all'ebreo

(Ansa)

3' di lettura

Gaza e i bimbi. Genocidio. Nel dibattito, nelle manifestazioni, nei cortei, nei talk si sentono solo queste parole. E poi Meloni complice. Anche se il governo italiano è stato il primo a mandare a Gaza la nave Vulcano per soccorrere i feriti. Ma a latere di questa ondata di sedicente pacifismo, di questa indignazione a comando, è accaduto anche altro. L’assalto alla stazione di Milano non è stato un caso isolato. Scontri con la polizia ci sono stati a Brescia, a Catania, a Trieste, a Torino. A Imperia un manifestante aveva una maglia che inneggiava alle Br. Bologna è stata un’altra piazza caldissima. Tutti a dare addosso alla polizia nessuno a dare addosso a Hamas.

Nessuno ha chiesto a Hamas di fare ciò che con tutta probabilità porrebbe fine alla tragedia dei palestinesi: consegnare gli ostaggi e deporre le armi. E poi c’erano gli studenti. Nei licei romani sono tornati i picchetti, come negli anni ’70. Non scioperi? E allora non puoi entrare. E poi tutti in corteo a cantare Bella ciao, la stessa canzone che piaceva tanto all’assassino di Charlie Kirk. Ma non bisogna criminalizzare il dissenso, ci raccomanda Elly Schlein. Infatti bisogna criminalizzare l’ebreo.

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Tra un canto antifascista e l’altro davanti al noto liceo Mamiani hanno pizzicato un ragazzino con la stella di Davide al collo. In quattro, tutti più grandi, lo hanno assalito. Uno faceva da palo, un altro lo teneva fermo e gli altri due lo colpivano gridando “ebreo di merda”. Tutto in nome della pace. Alla Sapienza intanto menavano gli inviati di Welcome to favelas. Episodi isolati, si dirà. E il deltaplano che ha sorvolato i manifestanti a Calenzano (Firenze) per ricordare le imprese di Hamas il 7 ottobre? Episodi isolati, si dirà. Ma parafrasando Massini e il suo monologo su Kirk si potrebbe dire: «Non vi sembra di esagerare?».

Certo, una esagerazione voluta. Hanno detto che sulla tangenziale gli automobilisti applaudivano il blocco stradale per Gaza. Nella serata di lunedì ho parlato con un tassista: era esasperato, lui aveva visto tutt’altro film. Disagi, ritardi, paralisi, incazzature. Ehi voi che restate umani, non vi sembra di esagerare? Fa tutto parte di una regia per imporre l’islamizzazione forzata, denuncia Tommaso Cerno alla conferenza stampa di FdI sulle ambiguità della propaganda ProPal. «Nello statuto di Hamas c’è la jihad di cui noi siamo destinatari», gli fa eco Galeazzo Bignami. Certo», aggiunge Lucio Malan, «che parlare ogni giorno, ogni minuto di un'inesistente complicità del governo italiano con un genocidio può far venire a qualcuno l'idea che è giusto devastare, ferire i poliziotti». Insomma: non vi sembra di esagerare?

Dalla conferenza stampa si leva una richiesta che resterà senza risposta: chi c’è dietro la Flotilla? Perché subito dopo il 7 ottobre sono già partiti i cortei ProPal? Perché non si piange per i bimbi ebrei massacrati? Come mai il portavoce della Flotilla è stato fotografato accanto a uno dei capi di Hamas? In tv il professor D’Orsi ha obiettato: «Non si può dare la responsabilità della tragedia di Gaza ad Hamas...». Siamo già all’assoluzione. E Beppe Severgnini ha detto che i funerali di Charlie Kirk lo hanno spaventato come se i partecipanti avessero le camicie brune. Cioè quelli che pregano sono come i nazisti invece quelli di Hamas... beh hanno fatto scuole e ospedali. Albanese dixit. Ma davvero: non vi sembra di esagerare? 

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